A Sarezzo la personale di Clelia Adami

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(red.) Ultimi giorni di visita per la mostra Sguardi di Clelia Adami, allestita a Sarezzo nelle sale di Palazzo Avogadro. La rassegna è stata prorogata sino a fine ottobre e sarà visitabile nelle giornate di sabato e domenica in orario 16,30- 19,30.
Nata a Brescia nel 1983, la Adami si è formata prima al Liceo Olivieri di Sarezzo e poi all’Accademia SantaGiulia di Brescia. Dopo aver esposto per la prima volta nel 2002, ha partecipato a numerose collettive e può già vantare – nonostante l’ancor giovanissima età – diverse rassegne personali, peraltro in alcuni casi allestite in seguito a concorsi dei quali è risultata vincitrice (tra di essi, il Premio Moretto del 2010) o in cui è stata segnalata (il premio Giovane Arte Bresciana del 2009, in cui ha meritato il secondo premio).
Curata da Paolo Sacchini, la mostra accosta oltre trenta dipinti realizzati tra il 2005 e il 2011 e per lo più raffiguranti volti e occhi di donna, scandagliati con vigore ed intensità attraverso una pittura istintiva e cromaticamente accesa, che nella sua scarna e potente immediatezza espressionistica rimanda, ora esplicitamente ed ora in maniera più nascosta, a Schiele e a Kokoschka, a Kirchner e a Beckmann, senza tuttavia rinunciare a modelli più distesi e a tratti di delicata sensibilità.
I protagonisti dei dipinti della Adami sono gli sguardi, che emergono dal fondo dei dipinti e indagano in profondità un groviglio di vissuto e di sensazioni; sono insomma occhi che, come ebbe a dire Shakespeare, piangono l’anima, rivelandone l’intimità più nascosta.
I pochi dettagli anatomici prediletti dall’artista sono resi vibranti da matasse di colore corposo e incandescente, che si anima ulteriormente a contatto con i supporti, talora insoliti, che si affiancano alla tradizionale tela, come ad esempio l’alluminio o la juta grezza.

 

 

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