A S. Pietro in Lamosa mostra antologica dedicata a Franco Bettini

(red.) Si inaugura domenica 11 settembre, presso lo storico monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa, a Provaglio d’Iseo (Brescia), una mostra antologica di Franco Bettini, a 20 anni dalla scomparsa.
Bettini, conosciuto come il medico-fotografo, in quanto coltivava, a margine della sua professione di medico condotto, una grande passione per la fotografia, era noto e apprezzato altrove per i ragguardevoli esiti di tale passione.
Le sue fotografie, infatti, sono state premiate e pubblicate dalle riviste specializzate di fotografia di tutta Europa. E spesso tali fotografie rappresentavano scorci o particolari del nostro territorio, distillandone la straordinaria bellezza. Un caso esemplare di come essere europei e cosmopoliti, pur rimanendo legati al proprio territorio.
L’antologica di Bettini proposta al monastero cerca, però, soprattutto di evidenziare la ricerca esistenziale che si può leggere nell’intera sua produzione, dagli anni ’60 agli anni ’90 del secolo scorso.
Bettini, infatti, non si appagava della perfezione tecnica, che pure è evidentissima, ma, essendo un uomo di vaste letture e di profonde convinzioni etiche, rifletteva, attraverso i suoi scatti, sulla vita e sul mondo. La mostra provagliese cerca di ricostruire il filo di tale riflessione, che dà unità all’apparente diversità delle sue opere, le quali comprendono, sì, aspetti -comunque inattesi- della Franciacorta e del Bresciano, ma anche altre zone d’Europa, studi su particolari “banali” come la ruggine o un vitigno, composizioni in studio, la rappresentazione dell’impossibile -il bianco su bianco-, i boschi scandinavi.
La mostra, realizzata in collaborazione con gli Eredi di Bettini, con l’Associazione Postumia di Gazoldo degli Ippoliti (paese natale di Bettini) e con la bresciana “wave-photogallery”, sarà inaugurata alla presenza di due critici (Ivonne Argenterio, collezionista d’arte, e Renato Corsini, della foto-galleria appena citata) rimane visitabile fino al 9 ottobre, durante i week-end.
Sarà integrata da due serate (il 25 settembre e il 9 ottobre) dedicate alle diapositive di Bettini, con interventi critici di Tino Bino, Mauro Corradini (critico d’arte) e Nanni Rossi (presidente della Associazione Postumia e del Museo di Arte Moderna di Gazoldo). Per ricordare Bettini, nel ventennale della scomparsa, seguiranno una sua mostra fotografica alla “wave photogallery” di Brescia e una a Gazoldo degli Ippoliti.

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