Margherita “unita e con Del Bono”

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    Risposta mediatica a Gervasi. Incontro tra Morgano e il candidato del Pd.


    (red.) Uniti e compatti per le elezioni amministrative e per prolungare la tradizione di governo della città. L'ala del Partito Democratico una volta rappresentata dal simbolo della Margherita, ha dato una chiara risposta mediatica allo schiaffo di Andrea Gervasi (leggi l'articolo), presidente della Quinta Circoscrizione di Brescia passato tra le file di Adriano Paroli (Pdl).
    Nella sede del Pd di via Volturno, infatti, si è tenuto in incontro aperto alla stampa tra il candidato sindaco Emilio Del Bono e l'ex-vice sindaco Luigi Morgano, fino a qualche mese fa il primo della lista tra i possibili sostituti dell'uscente Paolo Corsini. "Abbiamo promosso questo incontro, una sorta di passaggio di testimone, per ricordare a tutti i presenti che è arrivato il momento di lavorare per le elezioni", ha spiegato Angelo Balsamo, "per dare quel senso di continuità e di buon governo di cui Brescia ha bisogno".
    Dunque il messaggio è molto chiaro ed esplicito: stop ai mugugni e ai malumori, pensiamo e ragioniamo per il bene della coalizione.
    "Sono molto contento di essere qui insieme con Morgano", ha dichiarato Del Bono, "lo ringrazio per aver reso il bilancio di Brescia uno dei meno indebitati d'Italia e per aver promosso una serie di politiche lungimiranti che da sempre rappresentano il valore aggiunto della classe politica della nostra città. Le scelte di chi ci ha preceduto sono state ottime, a partire da Corsini, Martinazzoli, e più in là con Padula e Trebeschi. Noi siamo la continuazione di quel tipo di politica, che bada molto alla sostanza e ai contenuti. Ora che l'ex-vicesindaco è passato ad A2A", ha concluso il deputato, "rappresenterà al meglio gli interessi dei cittadini in un'azienda che da sempre è un patrimonio della comunità".
    Morgano, dal canto suo, dopo aver ricordato la differenza di gestione tra la Loggia, "che ha un debito pari al 6% delle proprie entrate correnti", e La Provincia di Brescia, "che invece ha un buco pari al 260% delle entrate correnti", si è detto pronto al nuovo compito nella ex-municipalizzata: "Abbiamo un ottimo know-how da valorizzare e sono certo che non verrà sottovalutato da nessuno. I nostri manager sono riusciti a creare una società in grado di competere con realtà di comuni ben più grossi di Brescia. Il nostro compito sarà quello di far rispettare gli accordi per la fusione e continuare a garantire alla città i dividendi".

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