Orini lascia: addio elezioni crudeli

"La competizione nazionale non dà spazio al locale". E invita ad annullare la scheda.

(red.) Si è già ridotta la pattuglia dei candidati sindaco di Brescia che concorreranno per le elezioni del 13-14 aprile. Giancarlo Orini, leader della lista "Liberi brescianii", ha annunciato l’intenzione di gettare la spugna.
Il motivo? Secondo l’ex leghista della prima ora, l’election day mortifica le rappresentative locali dando enfasi ai temi nazionali. Così per le piccole liste è impossibile farsi sentire e ottenere adeguato spazio mediatico. Per questo Orini si dice costretto all’addio. Lascia, ma con un gesto quasi d’altri tempi invita i suoi seguaci a esprimere il proprio dissenso annullando la scheda.
Con l’addio di Orini si riduce il numero dei candidati per la poltrona di primo cittadino. Prima di lui avevano già rinunciato Valter Braghini (Civica) e Donatella Albini (La Sinistra), entrambi confluiti sotto le insegna di Emilio del Bono (Pd). Oltre al deputato della Margherita c’è naturalmente Adriano Paroli per il Popolo delle Libertà. Resiste ancora Laura Castelletti dello Sdi, anche se molti danno per possibile una sua rinuncia quando l’amministazione uscente di centrosinistra avrà annunciato le nomine nelle società controllate dal municipio. Non mollano Luca Castellini (Forza Nuova) e Cesare Giovanardi (varie liste civiche). Mentre non s’è ancora presentato ufficialmente Francesco Onofri, figlio di Giuseppe, che potrebbe correre alla testa di una civica di professionisti vicini alla Curia (leggi qui).