Pd, consenso bulgaro per Del Bono

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Rebecchi si è ritirato e il parlamentare va verso una nomination senza problemi.


(red.) Emilio Del Bono, 42enne parlamentare ex Margherita alla terza legislatura, ha lavorato bene. A sostegno della sua candidatura per la poltrona di sindaco di Brescia a nome del Pd, l’uomo politico ex Dc legatosi alla maggioranza veltroniana ha raccolto 30 firme su 36 appartenenti al coordinamento cittadino del nuovo partito.
Un appoggio quasi bulgaro che ha convinto Aldo Rebecchi, ex deputato dei Ds ora in forza alla componente lettiana del Pd, a non presentare il proprio nome. Un po’ per evitare uno scontro perso in partenza, un po’ per non alienarsi i rapporti magari in vista di una presenza di rilievo alle prossime elezioni provinciali, in programma nel 2009.
Insomma, la data ultima per la presentazione dei nomi nelle mani del coordinatore provinciale Paolo Corsini è venerdì 21 dicembre e al momento nessuno all’interno del Pd è in grado di contrastare la posizione dominante di Del Bono, che si prepara a una nomination senza problemi.
Anche tutti i nomi di non politici circolati in questo periodo, i cosiddetti appartenenti alla società civile, si sono squagliati come neve al sole. Avvocati, medici, economisti, tutti docenti universitari e professionisti di rilievo ma tutti perfetti sconosciuti ai cittadini e quindi non in grado di sollevare le sorti di un’alleanza, quella di centrosinistra, che ha bisogno di un lavoro capillare e anche di un po’ di fortuna per ribaltare i sondaggi che la danno ampiamente perdente.
Se quindi è difficile che nel Pd sia necessario ricorrere a elezioni primarie, la partita resta aperta se il discorso si allarga alla coalizione. Sicuramente resta per il momento in campo il nome di Laura Castelletti, sostenuto dai socialisti dello Sdi. Come pure quello di Walter Braghini per la Civica. Ma forse una compensazione, legata alle nomine nel consiglio di A2A o a qualche altro incarico, potrebbe convincere i due movimenti a lasciare campo libero a Del Bono.

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