Referendum: si torna a Trento?

Più informazioni su

magasa.jpegDomenica e lunedì si deciderà il futuro dei piccoli paesi dell'alto Garda.


(red.) Si voterà domenica (dalle 8 alle 22) e lunedì (dalle 7 alle 15) per il referendum dei due piccoli comuni Valvestino e Magasa, che dalla provincia di Brescia potrebbero "tornarsene" in quella di Trento (leggi l'articolo precedente). Alle urne sono chiamati 241 elettori nella prima località e 174 nella seconda, e servirà la maggioranza degli aventi diritto per approvare il quesito. Non facile, dato che alcune decine di persone non vivono più da queste parti, ma figurano ancora residenti.
La storia di questi due paesi è quantomeno singolare: furono uniti alla Lombardia (e quindi a Brescia) nel 1934, ma sono tuttora sottoposti a catasto e competenza giudiziaria di Trento. Persino il patriota Cesare Battisti nella sua Guida alle Giudicarie (pubblicata a Trento nel 1909) parlava della Val Vestino, spiegando che nel 1866 avevano deciso di dichiarare fedeltà al governo austriaco nella speranza di avere presto delle comunicazioni stradali.
E quindi c'è una motivazione economica, oltre a quella storica, che ricorda quella odierna: la possibilità di accedere a finanziamenti per la costruzione di una galleria fino a un comune della provincia di Trento, Bondone, che renderebbe la valle molto meno isolata sia per chi ci abita ma, forse soprattutto, anche per chi la vuole visitare.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.