Rapporto Almalaurea, Unibs apre le porte del lavoro all’87% dei laureati

Sono dati positivi, nonostante la pandemia, quelli che emergono dall'ultimo rapporto che è stato presentato ieri.

(red.) Ieri, venerdì 18 giugno, sono stati diffusi i dati del nuovo rapporto, il 23°, di Almalaurea che parla degli sviluppi formativi e occupazionali dei laureati negli ultimi cinque anni. E da questo emerge in senso positivo la posizione dell’Università degli Studi di Brescia. Tra gli sviluppi formativi di 291 mila laureati nel 2020 negli atenei aderenti e 655 mila che hanno ottenuto il titolo accademico dal 2015 al 2019, c’è spazio per 4.581 giovani laureati a Brescia. E per loro il tasso di occupazione ha superato l’87%, meglio della media lombarda al 75% e di quella nazionale al 69%, mentre la disoccupazione è solo al 6,6%. Si parla di laureati di primo livello di cui quasi un terzo ha un lavoro come dipendente a tempo indeterminato, il 43,2% determinato e il 13,5% da libero professionista e, in media, con uno stipendio mensile di oltre 1.350 euro. Per quanto riguarda i laureati di secondo livello risalenti al 2015, il tasso di occupazione è al 95% e con uno stipendio medio di 1.800 euro netti al mese.

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