Carta Adamello contro riscaldamento

Ieri diversi rettori, prorettori e delegati delle università (anche da Brescia) sono saliti sul ghiacciaio per combattere lo scioglimento: è un allarme.

Più informazioni su

    (red.) Nella giornata di ieri, venerdì 19 luglio, i rettori, prorettori e altri delegati di diverse università italiane – compresa la Statale di Brescia – hanno raggiunto il ghiacciaio dell’Adamello, tra Lombardia e Trentino Alto Adige, per firmare un patto. Si tratta di un accordo per impegnarsi a combattere il riscaldamento globale e formando gli studenti con ricerche legate allo sviluppo sostenibile. Al rifugio dedicato ai Caduti dell’Adamello è arrivata la firma alla luce anche della situazione in cui versano i ghiacciai.

    Secondo il Comitato glaciologico italiano, si stanno verificando fenomeni di scioglimento mai visti negli ultimi trent’anni e tra il 2030 e 2040 diversi ghiacciai al di sotto dei 3 mila metri sono destinati a sparire. Della Carta dell’Adamello fa parte anche l’università degli Studi di Brescia che ha lanciato il progetto Climbing For Climate e inserito un piano dedicato per promuovere ciò che intendono fare le Nazioni Unite. Tra gli obiettivi che si chiedono nell’immediato di adottare c’è la riduzione delle emissioni di gas serra e trovare 100 mila miliardi di dollari entro il 2020 per finanziare il fondo di sviluppo.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.