Università, a Brescia arriva anche Farmacia

Dopo Agraria ormai confermata, si ambisce anche alla nuova specializzazione. L'obiettivo ambizioso è di aprire l'offerta già dall'anno accademico 2018-19.

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(red.) Non solo Agraria, ma anche Farmacia. L’università statale degli Studi di Brescia si prepara ad allargare la propria offerta formativa. Se la prima facoltà è ormai già assodata e si sta lavorando a dove piazzare il dipartimento, è iniziato anche il percorso per portare Farmacia all’ombra della Loggia. Tanto che l’ambizione è quella di aprire un corso di laurea già dall’anno accademico 2018-19 contando su un centinaio di matricole pronte a iscriversi.

E’ una soluzione interessante tenendo conto che molti bresciani intenzionati a iscriversi alla facoltà lo devono fare attualmente solo a Milano, Pavia, Parma e Padova, oppure verso Mantova, Cremona e Verona. Restare a casa sarebbe molto più comodo, anche nei confronti dei paesi più vicini. Dal punto di vista organizzativo, la Statale sta cercando aiuti e risorse economiche dalla provincia per attivare il corso. E gli sbocchi professionali sarebbero molteplici, tenendo conto che sul bresciano ci sono oltre 350 farmacie e più di 1.400 iscritti all’Ordine.

Nuovi aggiornamenti si avranno all’inizio del 2018 con un decreto da parte del ministero dell’Istruzione e Università. Nel frattempo, come scrive il Giornale di Brescia, quello tra l’ateneo bresciano, tramite la facoltà di Medicina, e l’ospedale Civile non sarà più un rapporto esclusivo. Questa situazione durava da cinquant’anni, ma adesso alla Statale saranno legati anche le aziende socio sanitarie di Cremona e Mantova. E’ il nuovo disegno sulle reti regionali universitarie che sarà discusso martedì 28 novembre in Consiglio al Pirellone. In ogni caso il direttore generale del Civile Ezio Belleri, interpellato dal quotidiano, sottolinea come l’ospedale resterà un punto di riferimento e già collabora con le altre due realtà coinvolte.

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