Cattolica, nuova sede a Mompiano. Lavori da 2018

Annuncio del rettore Franco Anelli. 20 milioni di euro di investimento e cantieri per quattro anni. Via le sedi decentrate, uffici principali in via Trieste.

(red.) L’annuncio è arrivato martedì 14 marzo durante la tradizionale cerimonia della “Dies Academicus”. L’università Cattolica di Brescia, come era atteso da dieci anni, avrà una nuova sede. Sarà all’interno dell’ex seminario diocesano a Mompiano, quartiere a nord della città. Lo ha specificato il rettore Franco Anelli che ha presenziato con Piero Bassetti, ex presidente della Lombardia e ora alla guida dell’associazione “Globus et Focus” e il vescovo di Brescia Luciano Monari. Dal punto di vista della nuova struttura, spariranno le sedi decentrate di via Musei, Aleardi e Santa Croce, a favore dell’unica a Mompiano.

In via Musei, però, resteranno gli uffici centrali. Come è stato sottolineato, non si tratta solo di un trasferimento o di un allargamento, ma di un rinnovamento di sedi e di offerta formativa. Per esempio, sembra che le facoltà di Matematica e Fisica vengano spostate proprio a Mompiano dall’attuale via Musei. La nuova sede non è casuale che venga costruita nel quartiere, visto che nella zona è presente anche la Statale. L’obiettivo, infatti, è proprio quello di una maggiore integrazione tra atenei. Il progetto della nuova Cattolica prevede 25 aule, 16 laboratori, mensa, biblioteca e spazi per studenti e docenti, tutto aperto alla città.

Dopo l’annuncio si punterà sulla progettazione esecutiva e dall’università sperano che entro l’anno sia lanciato il bando. Per poi iniziare i lavori nel 2018 per un importo di 20 milioni di euro. Risorse in parte raccolte tramite le Ancelle della Carità, Congrega e Poliambulanza. Il resto sarà finanziato anche attraverso un mutuo, sfruttando i 500 mila euro risparmiati sull’affitto delle attuali tre sedi. Ma come detto, ci saranno anche novità dal punto di vista formativo. Per esempio, due corsi di laurea magistrale della facoltà di Lingue su “Lingue per l’editoria e la comunicazione internazionale” e “Management per il turismo internazionale”, oltre a un dottorato in Science. Infine, la nascita dell’Osservatorio per il Territorio. La nuova sede dovrebbe essere pronta in quattro anni.

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