Sirmione, strutture ricettive attente alla disabilità

Per migliorare ulteriormente la qualità dell’offerta turistica di alberghi, case vacanza e B&B, viene garantita una particolare attenzione alla disabilità.

(red.) La richiesta turistica nazionale ed internazionale è sempre più orientata alla qualità e quindi ad un continuo innalzamento degli standard offerti agli ospiti dalle strutture ricettive.
Parte da questa consapevolezza l’analisi dell’offerta turistica di Sirmione (Brescia) e la valutazione delle proposte da concretizzare per favorire lo sviluppo turistico della  comunità in un contesto mondiale che si prepara a tornare molto competitivo.

Tra le varie iniziative in programma la Giunta ha ritenuto utile proporre al Consiglio Comunale anche una nuova regolamentazione dei cosiddetti CAV (case e appartamenti per vacanze) e degli alloggi in locazione per finalità turistiche.
A fine 2021 risultano attive a Sirmione 772 strutture ricettive, suddivise in 80 alberghiere e 692 extralberghiere.
Le 80 strutture alberghiere si riclassificano, a loro volta in 73 alberghi e 7 RTA (residenze turistiche alberghiere).
Le 692 strutture extralberghiere si articolano in un agriturismo e un’ area di sosta per camper e caravan; 26 B&B; 2 campeggi; 68 case per ferie; 470 esercizi di affittacamere e CAV e 109 locazioni turistiche; due villaggi turistici e  13 foresterie lombarde.

Il regolamento in questione riguarda quindi una quota importante dell’offerta turistica anche in termini di posti letto, una componente affermatasi impetuosamente proprio negli ultimi anni.
Il campo di applicazione è rivolto alle gestioni imprenditoriali, cioè a quelle che contano da quattro strutture in su.
Ogni nuova gestione con tali caratteristiche dovrà dimostrare di possedere due precisi requisiti: la presenza di un numero minimo di alloggi pensati per le persone disabili in termini di “visitabilità”; la disponibilità di spazi di sosta per i veicoli degli ospiti in numero adeguato rispetto agli alloggi offerti. Sarà inoltre necessario garantire l’agibilità della struttura e la conformità degli impianti che la compongono.
L’insieme di queste caratteristiche punta a favorire una migliore qualità dell’offerta turistica di Sirmione.
Il testo della nuova disciplina contiene e rispetta naturalmente tutti i riferimenti normativi che oggi regolamentano un settore così importante come il turismo, peraltro pesantemente colpito dalla pandemia, soprattutto nel 2020.

I dati monitorati e raccolti tramite l’imposta di soggiorno segnano per Sirmione nel 2021 un’importante ripresa rispetto all’anno precedente: nel 2021 sono stati dichiarati 1.139.768,20 euro;  nel 2020 erano stati  623.275,40
In particolare, nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre si raggiungono e si superano anche le presenze e gli importi del 2019, pari a euro 963.507,80.

“Si tratta di un dato migliore rispetto alle medie nazionali di pari periodo – è il commento dell’Assessore al Turismo Mauro Carrozza – sorretto, oltre che dalle bellezze di un paesaggio unico al mondo, dalla professionalità degli operatori turistici locali e dalle iniziative intraprese dall’Amministrazione Comunale per confermare Sirmione tra le località più ricercate nel panorama nazionale – come è accaduto nel 2021 – ed internazionale, come avveniva prima della pandemia. Se a tutto questo aggiungiamo il forte richiamo dell’enogastronomia, caratterizzato dal Lugana e da una rinomata ristorazione, e l’offerta termale oltremodo qualificata in termini di salute e di benessere, Sirmione ha davvero tutti gli elementi indispensabili per puntare ad un ruolo di primissimo piano nel turismo dei prossimi anni”.

 

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