Grappa Made In Italy: un mercato d’oro conosciuto in tutto il mondo

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    (red.) La Grappa è un distillato Made In Italy dalle caratteristiche organolettiche pregiate ed è il frutto di un’evoluzione storica davvero particolare. Difatti in passato era considerata una bevanda alcolica povera, destinata ai poveri che la ricavavano dagli scarti della nobile lavorazione del vino. È per questo che divenne ben presto anche il distillato del coraggio, ovvero quello bevuto dai soldati in trincea durante la Prima Guerra Mondiale. Nel corso degli anni, tuttavia, questo distillato ha acquisito notorietà e prestigio per diventare l’acquavite di vinaccia pregiata che traina il mercato italiano nel contesto di rilievo internazionale. Questa evoluzione è stata caratterizzata dal riconoscimento europeo come prodotto ad indicazione geografica protetta, motivo per cui solamente i distillati prodotti in Italia da uve italiane possono essere fregiati del nome di “Grappa” sull’etichetta. In questo focus analizzeremo la penetrazione della Grappa nel mercato italiano ed internazionale per comprendere l’importanza economica e sociale del prezioso e rinomato distillato di vinaccia.

     

    L’evoluzione della Grappa

    Come ha fatto la Grappa a passare da un’acquavite medicale ad una bevanda così pregiata? Le testimonianze raccolte nel passato confermano l’evoluzione della Grappa attraverso i secoli da bevanda povera a distillato pregiato, di pari passo con la tecnicizzazione dei processi di lavorazione. La Grappa oggi è il distillato italiani prodotto dalla vinaccia fermentata dei vini rossi e da quelle semi-fermentate e vergini dei rosati e dei bianchi. Nel nostro Paese, stando ai dati raccolti nel 2019 il rapporto tra le produzioni di Grappe e di acquaviti è stato pari a 85/14. Questo significa che la produzione interna di questo distillato è più che specializzata e l’abbondanza di varietà di grappe sul nostro territorio acquisisce anno dopo anno sempre maggior rilievo.

    Il mercato della Grappa sul web

    La vendita e la distribuzione capillare di Grappa è stata aiutata anche dalla volontà delle distillerie storiche italiane di approdare sul web, una possibilità unica e imperdibile per vendere questo prodotto ovunque, sia nel nostro Paese. Tra le varietà di grappe più famose all’estero, per esempio, troviamo nomi noti come Marzadro, Poli, Sibona, Mazzetti d’Altavilla, Capovilla e Berta: distillerie storiche e secolari del nord Italia che tramandano la distillazione di generazione in generazione sino ai giorni nostri. Queste realtà hanno lavorato duramente per mantenere i processi di lavorazione identici a quelli del passato ma hanno investito ingenti risorse per espandere il proprio mercato grazie al web. Per esempio se ne volessi acquistare una davvero deliziosa trovi la grappa Marzadro online, pronta per essere servita dopo un bel pranzo o un’abbondante cena.

    La Grappa nel mondo

    I dati raccolti dagli enti di tutela mostrano come l’e-commerce abbia fatto guadagnare quattro punti percentuali aggiuntivi alle vendite internazionali che vedono nella Germania il nostro maggior acquirente. Nel 2018, infatti, la potenza tedesca ha acquistato l’86% della Grappa nostrana esportata sfusa ed il 60% di quella imbottigliata. La classifica dei maggiori degustatori esteri vede al secondo posto la Spagna seguita da Svizzera e Austria. Negli ultimi cinque anni, inoltre, anche il mercato statunitense ha scoperto questo pregiato distillato per cui si è assistito ad una crescita graduale di domanda di esportazione verso gli States pari al 4-5% in più all’anno. Gli esperti, tuttavia, hanno rilevato un calo sensibile della produzione in termini di quantità alla quale è seguito un incredibile incremento di qualità.

    Aumenta la qualità e diminuisce la quantità

    È quanto riportato dal presidente dell’ANAG, l’Associazione degli Assaggiatori di Grappa e Acquaviti. Egli specifica che sono notevolmente migliorate le tecniche di aromatizzazione, così come il numero di botti e le cantine per l’invecchiamento. Quindi la diminuzione di quantità di Grappa potrebbe essere anche legata ad una maggior disponibilità di distillato invecchiato che, essendo conservato e sigillato in botte, non viene conteggiato nelle stime ufficiali. Stiamo parlando un mercato che esporta il marchio Made In Italy nel mondo e che compie passi importanti, anno dopo anno, in termini di qualità ed autorevolezza. Ovviamente questo mercato comporta anche un intenso turismo di nicchia presso le sedi delle distillerie dove si tengono tour guidati e assaggi e che contribuisce a rendere la Grappa un prodotto di punta tra quelli tradizionali e pregiati della nostra cultura eno-gastronomica.

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