Vacanze, il bonus non funziona nel bresciano. Pochi hotel lo accettano

Solo il 18% delle strutture occupate. E solo il 5% accetta il bonus richiesto dalle (poche) famiglie interessate.

(red.) Questo di fine luglio è il periodo in cui diversi turisti inizieranno a preparare le valigie in vista di partire per le vacanze estive tra mete di villeggiatura e città d’arte. Almeno chi ha deciso di prenotare, anche se solo nei fine settimana. Perché la situazione anche nel bresciano è drammatica. E da questo punto di vista emerge come anche nella nostra provincia, come a livello nazionale, soprattutto in città, il bonus vacanze del Governo non stia funzionando. Come rende conto il Giornale di Brescia, soltanto un hotel su dieci lo accetta e anche a fronte dei pochi turisti che lo richiedono.

Sul portale bonusvacanze.italyhotels.it è disponibile l’elenco delle strutture, ma come fa sapere Federalberghi a livello provinciale, solo il 5% dei 700 alberghi accetta la misura di sconto. E questo perché le strutture non se la sentono, anche per la poca disponibilità economica, di anticipare il costo in attesa di sapere quando gli verrà rimborsato come credito d’imposta. Ma a livello cittadino viene anche criticata la gestione da parte del Comune, con aiuti al settore ritenuti insufficienti rispetto a quanto fatto nel resto della Lombardia. E sempre Federalberghi fa sapere come nel luglio del 2019 le strutture occupate erano il 68%, mentre attualmente sono il 18%.

Senza dimenticare che spesso Brescia città era vista come passaggio verso le grandi città d’arte, ma mancano i turisti stranieri. Al contrario, va meglio sui laghi e tra le valli, ma di certo con numeri lontani rispetto allo stesso periodo del 2019. E sul fronte degli alberghi, come segnala anche il quotidiano bresciano, l’Hotel Vittoria ha deciso di restare chiuso fino a metà settembre. Il motivo è semplice: non ci sono turisti stranieri e anche perché, vista l’emergenza sanitaria, non sono stati programmi eventi culturali di grande richiamo. E si spera quindi dopo settembre con la riapertura delle scuole e soprattutto a ottobre quando è in programma la Mille Miglia, già rinviata lo scorso maggio proprio a causa del Covid-19.

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