Cavellini, A2A stacca la spina in via Chiassi

È accaduto a 14 famiglie di una palazzina di Brescia. Il complesso era amministrato dall'ex-commercialista che aveva lasciato conti non pagati per 21 mila euro.

(red.) L’amministratore non paga le bollette? E l’A2A stacca la corrente. È successo ai condòmini di una palazzina di via Chiassi, una traversa di via Crocifissa di Rosa, a Brescia. L’amministratore reo di aver simulato il pagamento è ancora una volta Matteo Cavellini. Il ragioniere, salito alla ribalta delle cronache cittadine da un paio di mesi per vicende analoghe, non avrebbe pagato alla municipalizzata fornitrice del servizio una bolletta da 21 mila euro.
Dal 7 ottobre la multiutility lombarda avrebbe quindi staccato la spina del teleriscaldamento e della corrente, lasciando 14 famiglie al freddo e al buio, senza luce sulle scale e senza acqua calda. L’amministratore subentrato a Cavellini si mostra però sorpreso e amareggiato, affermando di non aver ricevuto alcun avviso da parte dell’azienda. I condòmini però sono corsi subito ai ripari. Per rimediare alla bolletta inevasa, hanno già versato 13 mila euro. I residenti non sono nuovi a questo tipo di scherzi: l’anno scorso avevano dovuto rimediare a un analogo ritardo nel pagamento. All’epoca però a versare i 23 mila euro di debito era stato lo stesso Cavellini.

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