OrSa a Trenord: “No alla chiusura delle biglietterie”

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(red.) OrSa Trasporti Ferrovie Lombardia ha inviato a Trenord e alle istituzioni una nota sul piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di alcune biglietterie. Eccone il testo.
“La scrivente organizzazione sindacale nello scorso 2019 alla presentazione del progetto di riorganizzazione della rete commerciale cosiddetto ‘new deal’ aveva espresso la netta avversità alla riduzione di punti di vendita della rete commerciale di Trenord; nell’occasione, anche a seguito di interventidella Regione Lombardia, Trenord decise di ritirare il progetto”.

“Lo scorso 03 febbraio, sulla scia dello stesso progetto, Trenord ha presentato una proposta di riorganizzazione e razionalizzazione della propria rete di vendita che prevede la chiusura completa di diverse biglietterie.Oggi, come allora, rimane ferma la nostra contrarietà nei confronti di un progetto finalizzato a potenziare esclusivamente, in sostituzione della chiusura / razionalizzazione di diverse biglietterie, la venditaon – line ed i servizi web. Su questo aspetto intendiamo ribadire che Trenord svolge un servizio di trasporto pubblico locale con contributi pubblici nazionali e regionali nella cui clientela rientrano persone che hanno difficoltà o l’impossibilità ad utilizzare tecnologie informatiche per l’acquisto di recapiti di viaggi o per avere informazioni. In molti casi ed in particolare nelle stazioni minori le biglietterie presenti rappresentano l’ultimo presidio ferroviario per avere un contatto con l’operatore in termini di assistenza, informazioni, acquisto dei biglietti”.

“In tal senso ci siamo resi disponibili a rivedere l’attività svolta nelle biglietterie estendendo la vendita ad altri prodotti commerciali affinché sia garantito il presidio di assistenza ai cittadini lombardi anche nelle località minori. Oltretutto attivare questo significativo progetto motivandone la causa anche per la perdita di introiti causata dall’emergenza sanitaria che sta attraversando il Paese e la nostra Regione non la riteniamo una condizione accettabile. Se questa fosse la logica di tutte le imprese ci chiediamo quanti lavorato riperderebbero il proprio posto di lavoro. Altrettanto inammissibile è la posizione assunta da Trenord la quale ha dichiarato che, anche in assenza di accordo sindacale, darà seguito al progetto di riorganizzazione”.

“Ancora un volta, per l’ennesima, assistiamo a un comportamento arrogante della dirigenza di Trenord nei confronti del quale il sindacato non può rimanere passivo poichè le decisioni aziendali ricadono direttamente sui lavoratori. Poi non si dica che le azioni di sciopero sono dichiarate da un sindacato irresponsabile e non sensibile a quanto sta avvenendo nel Paese e nella nostra Regione. L’insensibilità la sta dimostrando Trenord che motivando la necessità di una riorganizzazione della propria rete commerciale chiude diverse biglietterie arrecando disagi ai cittadini lombardi e costringendo i lavoratori a trasferirsi dalla propria sede di lavoro”.

“Come accaduto nella precedente occasione auspichiamo e sollecitiamo, in qualità di soggetto stipulante il Contratto di Servizio, un intervento di Regione Lombardia affinché Trenord ritiri, questa volta definitivamente, la proposta che prevede la chiusura di diverse biglietterie lombarde.Per quanto sopra la scrivente nell’ambito delle proprie prerogative sindacali e contrattuali evidenzia a Trenord che la presente è da intendersi quale richiesta di attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione di cui la Legge 146/90 e s.m.”.

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