Orsa, ecco le ragioni dello sciopero di lunedì contro Trenord

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(red.) Lo sciopero del personale Trenord organizzato da Orsa Ferrovie per lunedì 28 settembre 2020 fa temere problemi per il servizio ferroviario dalle ore 10 alle 18 in Lombardia e nella provincia di Brescia.
“Le continue inadempienze aziendali”, si legge in un comunicato di Orsa che spiega le motivazioni dell’astensione dal lavoro, “il mancato rispetto dei principi cardine della contrattazione, la violazione degli accordi sottoscritti, il mancato rispetto degli accordi in materia di relazioni industriali e l’abuso del ricorso al sistema sanzionatorio, con innumerevoli quanto ingiustificati provvedimenti disciplinari a carico di tantissimi lavoratori”.

“Nella piena consapevolezza del difficile momento vissuto dalla nostra regione e dall’intero Paese abbiamo sollecitato in data 1 maggio l’amministratore delegato di Trenord di avviare, anche in considerazione della nostra rappresentanza tra i lavoratori, un percorso di aperto dialogo per affrontare i problemi irrisolti da moltissimo tempo.
In considerazione del mancato riscontro alla nostra disponibilità abbiamo richiesto, lo scorso 30 giugno, l’intervento della Commissione di Garanzia, del presidente di Regione Lombardia e del Prefetto per ricondurre le azioni aziendali nell’ambito dei contratti di lavoro e degli accordi sottoscritti.
A seguito di questa richiesta è intervenuta la Commissione di Garanzia invitando le parti a ricercare un dialogo e rispettare le relazioni sindacali; un invito puntualmente disatteso da Trenord in quanto, il giorno successivo, emetteva una circolare interna che violava ulteriormente il contratto collettivo di lavoro”.

“In data 2 agosto abbiamo chiesto un incontro anche al Prefetto pur di riuscire ad individuare un percorso di dialogo con Trenord, impegnandoci dinnanzi al Prefetto a non proclamare alcuna azione di lotta, in attesa di quei riscontri che Trenord aveva garantito di fornire entro il mese di agosto.
La nota aziendale pervenutaci il 31 agosto non era stata purtroppo coerente con le risposte che Trenord si era impegnata a dare nell’incontro svoltosi con la Prefettura.Recentemente il clima si è notevolmente aggravato per le iniziative assunte dalla dirigenza che ha svolto incontri sindacali con le sole tre principali confederazioni”.

In cosa consistono, perciò, le violazioni di Trenord?
•Mancata verifica dell’accordo relativo agli ammortizzatori sociali adottati per superare il periodo del lokdown;
•Mancato rispetto delle procedure e degli accordi in materia di turni del Personale di Macchina, Personale di Accompagnamento, Personale di Manutenzione, di Verifica e Vendita, in quest’ultimo caso i turni non rispettano le 48 ore di riposo settimanale contrattualmente garantito;
•Modalità di assunzione e formazione non conformi a quanto previsto dal Contratto Collettivo delle Attività Ferroviarie. Durante il periodo di formazione il lavoratore non percepisce alcuna retribuzione, ma non ci sentiamo di escludere che Trenord percepisca, invece, fondi di finanziamento per gli stage. Inoltre ai lavoratori del personale mobile non viene assegnata una sede di lavoro definitiva bensì una sede provvisoria; in aggiunta a ciò ci sono state modifiche dell’organizzazione del lavoro e delle mansioni nel settore commerciale e mancato riconoscimento della indennità (TDA) prevista dagli accordi ;
•Mancato riscontro alla nostra richiesta per definire modalità e tempi per il rinnovo delle RSU che sono scadute da oltre un anno;•Sanzioni disciplinari ingiustificate che hanno raggiunto anche 6-7 giorni di sospensione nei confronti dei colleghi che avevano preteso di rispettare il turno di lavoro comunicato ad inizio mese e le mansioni previste dal loro ruolo ed inquadramento;
•Condizioni logistiche inadeguate, vedasi mancanze di sale di sosta con i lavoratori abbandonati a se stessi sui marciapiede delle stazioni, servizi igienici assenti o carenti. Gestione del personale che crea forte frizione con i lavoratori e manifestazioni di interesse non conformi alle norme contrattuali”.

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