Romaniello (M5S): “Ritardi e gente ammassata, Trenord inefficiente”

Il deputato pentastellato: ""Il treno Milano/Vigevano era strapieno, la gente assembrata, e non è accettabile ai tempi del covid".

(red.) On. Cristian Romaniello (M5S): “Sono basito come pendolare, e come rappresentante delle istituzioni, dei continui e forti ritardi sui treni delle tratte regionali, inoltre, i pendolari sono assembrati tra loro e non possono vivere nel rispetto delle norme di comportamento che richiede l’emergenza Covid. Trenord è inefficiente e ad osservazioni e richieste risponde in modo polemico e non collaborativo. Ho chiesto a Trenord, a mezzo stampa, di adoperarsi per l’unica cosa che mi interessa: fare in modo che i pendolari possano andare al lavoro e tornare dalle proprie famiglie con minori disagi e ritardi rispetto a quello cui siamo abituati da sempre e devono farlo in sicurezza! Le pagine social dei comitati pendolari mostrano foto di tabelloni ricchi di ritardi, o soppressioni, guasti al materiale rotabile e sovraffollamento inumano negli scompartimenti. Rivendico con forza la mia richiesta di migliorare e ottimizzare un servizio, che pesa sulle tasche dei cittadini e ne condiziona fortemente la qualità della vita, compresa quella professionale”.

“Mercoledì 10 giugno”, spiega Romaniello, “il treno delle 18.08 Milano/Vigevano era strapieno, la gente assembrata, e non è accettabile in questo momento in cui necessitiamo del distanziamento sociale per debellare il Covid. Tutto questo è inaccettabile. Sul viaggio delle 18.08 di mercoledì, Trenord replica dicendo che il numero dei passeggeri a bordo non ha mai superato i limiti indicati nell’ordinanza regionale. Questo significa che le persone hanno rinunciato a sedersi nelle carrozze, nei posti alternati, per ammassarsi nei corridoi e davanti alle uscite? Trovo ridicole le dichiarazioni di Trenord; ci sono testimonianze e fotografie a smentirle. Attendo di poter accedere a dati ufficiali, grazie al costante lavoro dei consigliere regionali del M5S, intanto invito, ancora una volta, Trenord ad impegnarsi per rendere il servizio di trasporto degno di un Paese civile, specialmente in una regione che vede il proprio establishment non perdere occasione per pubblicizzarne l’eccellenza, ma che evidentemente non usa i treni!”

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