Tpl, mancano fondi. Bus a rischio in secondo 2019

Allarme ribadito ieri dal presidente dell'agenzia Bragaglio. E rischia di saltare la gara, prevista a fine anno, per un gestore unico in tutta la provincia.

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(red.) In provincia di Brescia resta l’incertezza per quanto riguarda le risorse sul trasporto pubblico locale. Si è discusso anche ieri, venerdì 8 marzo, durante una conferenza unificata e con tutte le parti in causa condotta dal presidente dell’agenzia del Tpl Claudio Bragaglio. Ed è emerso che se la situazione non cambierà, alla fine dell’anno non verrà lanciata l’attesa gara per per il gestore unico. Il problema è che il piano appena approvato a livello bresciano prevede di percorrere 5 milioni di chilometri in più all’anno per le nuove esigenze, ma ci saranno 5 milioni di euro in meno per farlo, nell’ambito di un bilancio già carente di 12,5 milioni non dati dalla Regione Lombardia.

Al Pirellone è stato già approvato un ordine del giorno per rivedere i criteri di definizione dei costi standard, ma ancora non ci sono novità. E si aggiunge il fatto che a livello nazionale si parla di un ulteriore taglio di 52 milioni per la Lombardia, cioé 3,5 milioni per Brescia. I tempi della gara per il gestore unico potrebbero anche slittare e nel frattempo il rischio più concreto è di tagliare 2,5 milioni di chilometri delle corse degli autobus tra agosto e dicembre. Senza dimenticare, ma al momento non se ne parla, di possibili licenziamenti.

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