Tpl, taglio corse bus agosto e ai capolinea metro

Nei bilanci dell'agenzia mancano ancora 700 mila euro e quindi si prospettano modifiche al servizio. Presentato il piano organico che partirà dal 2019.

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(red.) Nuova preoccupazione per il trasporto pubblico locale di Brescia e provincia. E’ emersa mercoledì 4 aprile nel momento in cui l’agenzia del Tpl presieduta da Claudio Bragaglio ha presentato a tutte le parti coinvolte il programma di bacino per il nuovo e unico servizio che sarà in vigore dal settembre del 2019. La Provincia, con uno sforzo tra le proprie casse, ha trovato 450 mila euro che ha dato proprio all’agenzia per coprire una parte del disavanzo e garantire la continuità del servizio. Ma nei bilanci mancano ancora 700 mila euro ed ecco quindi che si prospettano delle modifiche.

Due quelle principali: il taglio di alcune corse degli autobus in agosto, quando la richiesta dei passeggeri è minore, e fermare ai capolinea nord e sud della metropolitana (dalla Valtrompia e dal lago di Garda) gli stessi mezzi, in modo da far destinare gli utenti sul mezzo sotterraneo ed evitando sovrapposizioni per arrivare a Brescia città. Così si potrebbero risparmiare chilometri e risorse, anche da destinare alle zone, soprattutto nella bassa, più scoperte dai mezzi pubblici. Ma come detto, mercoledì è stata anche l’occasione per presentare il nuovo piano di trasporto pubblico da 350 milioni di euro e che in sette anni sarà gestito da una sola realtà. In pratica, non più aziende diverse tra città e resto del bresciano, ma un’unica impresa.

Verranno potenziate dieci cosiddette linee di forza – da Brescia a Orzinuovi, da Brescia a Quinzano, da Brescia a Leno, da Brescia a Ghedi, da Brescia a Montichiari e da Brescia a Desenzano, Gardanese, Valtrompia e Valcamonica – e poi tre nuove dorsali circolari sull’asse Iseo-Chiari-Montichiari-Salò. In più, evitare sovrapposizioni di mezzi puntando sulla metropolitana e ferrovie regionali, allargare il servizio di area urbano e, sulle dieci direttrici, corse dei mezzi ogni mezzora. L’obiettivo sarà quello di arrivare a 31,54 km all’anno rispetto ai 28,35 attuali. Gli interlocutori che si sono visti illustrare il piano hanno tempo fino al 26 aprile per presentare osservazioni e alla fine di giugno sarà lanciata la gara. In ogni caso, serviranno risorse per farlo e quindi Brescia si attiverà di nuovo con la Regione Lombardia.

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