Sicurezza e portoghesi, croci di Bs Mobilità

Poche migliaia le sanzioni pagate da chi viene "pizzicato" senza biglietto. Un "buco" che costituisce un problema per l'azienda.

(red.) Sicurezza e “portoghesi”. Due tematiche che vanno a braccetto e che costituiscono un nodo problematico per Brescia Mobilità, costretta a fronteggiare, da un lato, i numerosi e recenti episodi di violenza (e vandalismo) ai danni di conducenti e controllori dei mezzi pubblici e, dall’altro a fare i conti (letteralmente) con il “buco” causato da chi viaggia senza biglietto su autobus e metrò e, sebbene multato, se ne guarda bene da provvedere al pagamento delle sanzioni.
Una evasione che si spalma su due fronti: quella del biglietto, pari all’8% circa del totale, e quella delle relative multe, corrisposte solamente nella misura del 30%.
Nell’arco di tre anni il fenomeno si è acuito: se nel 2011i verbali erano stati 18mila (di cui pagati 5.800), nel 2012 le sanzioni elevate sono state 22mila, a fronte di un “saldo” di 7.700.
L’exploit si è avuto però nel 2013, con l’avvio della metropolitana leggera di Brescia: le sanzioni comminate sono state infatti ben 32mila. In quanti hanno corrisposto le multe? Soltanto 10.500.
E chi non ha pagato, pare brutto dirlo, ma è così, dorme sonni tranquilli. Infatti, dopo il primo sollecito andato a vuoto, la pratica viene inviata alle società di recupero crediti che lavorano per l’azienda, le quali riescono solo, in piccolissima misura (si parla di poche decine di casi) a chiudere le pratiche.
Perchè succede? Perchè i controllori chiamati a verificare l’identità del “portoghese” possono solo invitare il trasgressore a mostrare il documento d’identità, ma non obbligarlo.
Facilissimo, dunque, indicare generalità false così come falsi indirizzi.
Qualcosa però potrebbe cambiare con l’avvio del servizio di vigilanza armata che, a breve, verrà attivato sui mezzi pubblici bresciani. Le guardie giurate, infatti, possono chiedere che venga esibito il documento di identità. Chissà che, di fronte ad una divisa, i trasgressori siano meno propensia a fare i furbetti.

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