La rivoluzione del tpl compie un mese

La Loggia ha inviato una lettera ai cittadini per spiegare le modifiche. Ma i pareri sono positivi, anche se c'è chi non si è ancora adattato.

(red.) A quasi un mese dall’entrata in vigore delle modifiche del tpl di Brescia, gli utenti tracciano un primo bilancio. Positivo, anche se con qualche riserva.  Come sempre accade, ci sono novità che sono state ben accolte e sfruttate da subito e altre che fanno fatica a ingranare. E in fondo 30 giorni sono pochi perché tutti si adattino al nuovo sistema.
Per questo motivo, in questi giorni, la Loggia ha spedito a tutti i cittadini una lettera (chi non l’ha già ricevuta la riceverà presto) per informarli e spiegare loro come usufruire al meglio delle nuove tratte. Federico Manzoni sottolinea che da inizio marzo il metrò ha aumentato del 50% le percorrenze chilometriche, mentre dal 24 marzo alcune linee dei bus hanno ampliato le frequenze nei quartieri non serviti dalla metro (2, 3, 12, 13, 16), modificato i percorsi (10, 15, 16 e 17) o aumentato il servizio (3 e 4).
Sono gli autisti che saggiano direttamente l’opinione dei viaggiatori e secondo loro le modifiche devono essere ancora digerite appieno. Se gli studenti hanno impiegato poco ad adattarsi alle novità e non hanno problemi a passare dall’autobus alla metro, gli anziani preferiscono ancora usare e linee su gomma, e anche laddove potrebbero scambiare e scendere nella metro, scelgono di attendere il pullman successivo.

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