Sciopero, adesione alta e disagi diffusi

Il blocco dei trasporti indetto dai sindacati di categoria ha ottenuto una partecipazione fra il 70 e l'80% dei lavoratori. Problemi soprattuto per i pendolari Trenord.

(red.) Le strade di Brescia mercoledì 19 marzo erano deserte di autobus. Solo ogni tanto, sporadicamente, passava qualche inconfondibile pullmino arancione o blu con a bordo dei passeggeri. Per il resto, quasi tutti gli autobus di Brescia Trasporti sono rimasti parcheggiati nei depositi. Stesso scenario per la metropolitana: saracinesche abbassate alle stazioni e nessun mezzo in circolazione.
Sembra aver avuto un massiccio successo di partecipazione lo sciopero generale del trasporto indetto dalle segreterie nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl, Faisa e Cisal, come forma di protesta per il mancato rinnovo del contratto nazionale, scadutonel 2007, ed un mercoledì di passione per studenti e lavoratori pendolari. Bresciani inclusi.
Nella nostra città lo stop ha riguardato bus di Brescia Trasporti, corriere e metropolitana dall’inizio del servizio fino alle 6, poi dalle 9 alle 11,30 del mattino e dalle 14,30 a fine turno, escludendo quindi le fasce di maggior afflusso dei pendolari.«Dati all’80% ci sono stati comunicati dai delegati dellevarie aziende sia per quanto riguarda il trasporto urbano sia per quel che concerne l’extraurbano», ha confermato Giuseppe Leone, segretario Filt-Cgil, che parla di numeri in linea con il quadro nazionale.
Adesioni al 70% sono state registrate anche da Sia e Saia, in riferimento alle corse in ingresso e in uscita dalla città. Dati palpabili per l’utenza, costretta ad aspettare anche ore un mezzo per poter fare ritorno alla propria dimora, ma dati confermati anche dalla stessa Brescia Trasporti: «Si sono fermati 170 autisti su 243: da tempo non si registrava uno sciopero così partecipato», ha osservato il direttore della società.
A registrare la più alta adesione però è stata la metropolitana, e a nulla è valsa l’automatizzazione della guida: senza controllori e macchinisti si è preferito abbassare le saracinesche e chiudere le stazioni. «L’adesione del personale allo sciopero è stata quasi totale e tutti i convogli della metropolitana sono così dovuti rientrare in deposito durante le ore di astensione dal lavoro», ha riferito il direttore di Brescia Mobilità, Marco Medeghini.
Ma i disagi più elevati li hanno patiti  gli utenti della ferrovia. I convogli di TreNord sono stati interessati dallo sciopero dalle 9 alle 18 e dalle 21 a fine turno, con cancellazioni e ritardi per l’intera giornata.

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