Taxi Montichiari, un futuro incerto

Dopo il vertice in Prefettura, non è ancora chiaro cosa aspetta i cinque tassisti. Nella giornata di martedì 17 un incontro con l’assessore al Bilancio.

(red.) Non è ancora chiaro cosa attenda i tassisti di Montichiari, da anni senza lavoro per il mancato decollo dall’aeroporto bresciano.
Dopo le discussioni del vertice cui, nella giornata di lunedì 16 dicembre, hanno partecipato rappresentanti di Prefettura, Regione, Comune di Brescia, Desenzano, Gardone Riviera e Montichiari e forze dell’ordine, il futuro dei cinque lavoratori di stanza al D’Annunzio è ancora incerto.
A questo punto, quindi, solo l’incontro con l’assessore al Bilancio monteclarense, Massimo Gelmini, previsto per martedì 17 dicembre, potrà chiarire cosa aspetta i tassisti.
In ogni caso, in occasione del meeting in Prefettura, tre grandi proposte sono emerse.
La prima riguarda una deroga dei limiti relativi al sistema aeroportuale lombardo e, quindi, coinvolge la Regione, che dovrebbe valutare la posizione di Montichiari rispetto a un bacino di utenza che potrebbe comprendere anche il Catullo di Verona e, quindi, la competenza di un’altra Regione.
La seconda, invece, prevede l’implementazione del cosiddetto «numero unico in ambito provinciale» e, quindi, sarebbe di competenza di Provincia e Comune di Brescia.
Sempre l’Amministrazione di palazzo Broletto, in collaborazione con Montichiari, poi, potrebbe predisporre un progetto di sperimentazione di mobilità attiva in ambito locale, attingendo alle risorse previste in ambito europeo e provinciale per sopperire alle carenze del trasporto pubblico locale, come previsto dall’art.20 della specifica Legge Regionale.
In ogni caso, comunque, un nuovo incontro, cui, questa volta, dovrebbero partecipare anche i vertici del Catullo, è previsto per gennaio 2014.

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