Lovere, in centinaia per l’addio a Marco

Una folla silenziosa si è raccolta attorno ai genitori e famigliari del 20enne rimasto ucciso sotto il crollo della croce a Cevo.

(red.) In centinaia, domenica 27 aprile, hanno dato l’ultimo saluto a Marco Gusmini, il 20enne di Lovere travolto ed ucciso dal crollo della croce del Cristo redentore a Cevo, nel Bresciano.
La comunità si è stretta attorno ai genitori, Mirella e Luciano, distrutti dal dolore per la tragica perdita del figlio, in gita con l’oratorio sulle montagne bresciane proprio per vedere il manufatto che era stato realizzato dall’artista Enrico Job in occasione della visita a Brescia di Papa Giovanni Paolo II nel settembre del 1998.
Sotto la fitta pioggia, decine e decine di persone hanno partecipato alla messa nella restaurata basilica di Santa Maria in Valvendra, dove il vescovo ausiliare emerito di Brescia Vigilio Olmi ha celebrato i funerali dello sfortunato ragazzo.
Presenti la famiglia, gli amici,numerosissimi, i bambini della Prima Comunione di Lovere, associazioni ed enti del territorio bergamasco e bresciano, oltre a tutti i sindaci della Valle Camonica. A Lovere è stato indetto il lutto cittadino.
Il parroco delle cittadina bergamasca, don Giacomo Bulgari, ha voluto ricordare l’entusiasmo e la gioia di vivere di Marco, un ragazzo venuto al mondo con qualche difficoltà, ma che sapeva affrontare le sfide quotidiane sempre con il sorriso sulle labbra, quel sorriso che mamma Mirella ha definito «il sorriso di Dio».

 

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