È morta annegata la 27enne uscita di strada

Si chiama Francesca Piccinotti la giovane deceduta nell'incidente accaduto lunedì a Orzinuovi. Dieci anni fa in modo analogo era morto il padre.

(red.) Ora si conosce il nome della giovane che ha perso la vita a Orzinuovi nella prima mattinata di lunedì 10 febbraio. Si chiama Francesca Piccinotti ed è di Quinzano. Un cognome e una storia la sua che raggelano il sangue. Poco più di dieci anni fa, nel 2003, era morto di incidente stradale il padre Tranquillo Piccinotti, che all’epoca aveva 46 anni. Ora la tragica fatalità ha voluto che accanto alla sua tomba nel cimitero quinzanese dove è sepolto, finisse la figlia 27enne.
Francesca è stata trovata lunedì mattina, come dicevamo, poco dopo le nove, all’interno della sua auto, ribaltata nella roggia che costeggia via Verolanuova, poco fuori l’abitato di Orzinuovi. Un passante ha notato la macchina e avvisato il 118. Sul posto è giunto l’elisoccorso insieme a due ambulanze, ma ai sanitari non è rimasto altro da fare che constatare il decesso. Quel destino  tragico, ormai, aveva inesorabilmente colpito. A quanto pare, secondo i rilievi della polizia stradale, la Renault Twingo su cui viaggiava la donna sarebbe sbandata a causa dell’asfalto viscido. Dopo averne perso il controllo la vettura sarebbe finita rovesciata nel fosso. Bloccata al suo interno, con l’acqua che subito deve aver invaso l’abitacolo, Francesca è molto probabilmente deceduta per annegamento. La certezza si avrà solo dopo l’autopsia, disposta dal magistrato, che potrà svelare anche l’ora del decesso, ancora sconosciuta visto non ci sono testimoni che hanno assistito all’incidente e le tenebre avrebbero potuto occultare per molte ore la presenza della macchina nel fossato accanto alla strada.  La Twingo è stata recuperata dai vigili del fuoco.
Straziati dal dolore la madre Maria Polori, e i due fratelli Vera e Antonio, che già avevano dovuto sopportare la morte del padre, investito da un pirata della strada nella campagna cremonese. «È un dolore troppo grande per questa
famiglia. Troppo grande», si sfoga il sindaco Soregaroli. «Tanti giovani perdono la vita sulle strade. È stato fatto tanto,ma non abbastanza. Questa è una guerra persa».

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