Al Teatro Sant’Afra “Fiaba Femmina”, il mondo di Emily Dickinson

In scena dal 9 al 20 febbraio la nuova produzione del Centro Teatrale Bresciano con il testo e la regia di Monica Conti e l’interpretazione di Bruna Rossi, Maria Ariis, Monica Conti.

(red.) “Quella a cui stiamo lavorando è una piccola fiaba che riaffiora attraverso i frammenti di un ricordo”. Così Monica Conti introduce Fiaba femmina, liberamente ispirato alle Lettere di Emily Dickinson, nuova produzione Centro Teatrale Bresciano e primo titolo in cartellone al Teatro Sant’Afra di Brescia della Stagione 2021-2022 ‘E ti vengo a cercare’ del Ctb, che porta in scena lo straordinario incontro di due vite, “due destini femminili diversi, ma intrecciati”, continua Conti, “che formano una sola persona” che si riconosce e ricompone la propria complessità attraverso l’esperienza dell’amore e del dolore.
Una riflessione emozionante e appassionata intorno alla molteplicità del femminile, a partire dalle immagini che Dickinson, nel suo epistolario, ha lasciato di sé.
Fiaba femmina debutterà in prima nazionale mercoledì 9 febbraio al Teatro Sant’Afra di Brescia (Vicolo dell’Ortaglia, 6) e sarà in scena fino domenica 20 febbraio 2022, salvo il 14 e 15 febbraio (tutti i giorni alle ore 20,30 e domenica ore 15,30). Liberamente ispirato alle Lettere di Emily Dickinson, lo spettacolo vede il testo e la regia di Monica Conti, l’interpretazione di Bruna Rossi (Lei), Maria Ariis (L’amica), Monica Conti (Una donna); le scene e i costumi sono di Roberta Monopoli, le luci di Cesare Agoni, il suono di Marco Gavezzoli, Monica Ceccardi è assistente alla regia, Irene Carera è assistente volontaria alla regia.
Biglietto: posto unico 16 euro. Ridotto gruppi (Soci Coop, Arci, Touring Club e titolari carta Ikea family) 14 euro. Ridotto speciale (giovani fino a 25 anni e ultrasessantacinquenni) 14 euro.

Bruna Rossi Ctb Teatro Fiaba Femmina foto Umberto Favretto

Lo spettacolo ha i contorni e l’atmosfera di una fiaba: due amiche s’incontrano in età diverse della loro vita.
Da adolescenti, corpo e anima, vita e poesia sono un’unica cosa e l’accordo tra loro sembra perfetto, inscalfibile (“uno e uno son uno”).
Passano gli anni e le due amiche, ormai donne, scelgono strade diverse: una segue la via della vita familiare, si sposa ed è madre; l’altra segue la via solitaria e visionaria della poesia, si distacca a poco a poco dal mondo fino a rinchiudersi nella propria stanza. La separazione crea dolore, ma ci sarà uno spazio e un tempo in cui le due amiche si incontreranno nuovamente e ritroveranno l’Unità perduta.
Per arrivare a questo spazio sarà necessaria la spinta dell’Amore che permetterà di attraversare la Morte.

Bruna Rossi Maria Ariis Ctb Teatro Fiaba Femmina foto Umberto Favretto

Il materiale drammaturgico indaga con un linguaggio intenso e serrato il mistero della natura femminile, portatrice di vita e di morte, ma anche dotata di creatività e spiritualità, ed è frutto di una lunga e appassionata ricerca che Monica Conti ha condotto intorno alla poetessa statunitense nell’ambito di un percorso artistico di rara coerenza e forza sugli archetipi del femminile, che l’ha portata a lavorare nel corso degli anni su Molière, Pirandello, Strindberg fino a Sarah Kane. In questo testo, Monica Conti riporta integralmente, di Emily Dickinson, la Lettera al destinatario ignoto del 1861 e le tre poesie Nessuna vita è sferica (1067), La bellezza non ha causa (516), È la tomba la mia piccola casa (1743).
A interpretare le due donne opposte e complementari sono due attrici di grande talento come Bruna Rossi (Lei) e Maria Ariis (L’amica), chiamate a dare voce all’anima pragmatica e concreta dell’una e a quella onirica, estatica, dolente dell’altra.
E come in ogni fiaba che si rispetti, in scena c’è anche una terza presenza misteriosa interpretata da Monica Conti (Una donna), una strega, una “donna Lupo” che guarda accadere la fiaba nello spazio reale e onirico del Teatro, con la consapevolezza beffarda che nello spazio della Storia tutto verrà (forse) dimenticato.

Maria Ariis Bruna Rossi Ctb Teatro Fiaba Femmina foto Umberto Favretto

Modalità di acquisto dei biglietti. Biglietteria del Teatro Sociale Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia, tel. 030 2808600; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
da martedì a sabato ore 16.00 – 19.00 – domenica ore 15.30 – 18.00.
Biglietteria telefonica t. 376 0450011. Secondo gli stessi orari del botteghino, è disponibile la biglietteria telefonica al numero 376 0450011. Si informa che agli acquisti effettuati e pagati con carta di credito, tramite il servizio di biglietteria telefonica, verrà applicata la maggiorazione pari al 2,5% del costo dell’abbonamento o biglietto.
Punto vendita Ctb Piazza della Loggia, 6 – Brescia, da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 (escluso i festivi)
on-line sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito VivaTicket
Teatro Sant’Afra Vicolo dell’Ortaglia, 6 – Brescia. Tel. +39 030 2808600; biglietteria@centroteatralebresciano.it: 60 minuti prima dell’inizio di ogni spettacolo saranno in vendita esclusivamente i biglietti per la sera stessa.

Bruna Rossi Ctb Teatro Fiaba Femmina foto Umberto Favretto

L’ingresso del pubblico, i percorsi di entrata e uscita, la disposizione delle sedute e del palcoscenico sono realizzati nel pieno rispetto di tutte le linee guida e le prescrizioni di sicurezza stabiliti dalle Autorità competenti, per garantire agli spettatori, al personale di sala e agli artisti la piena tranquillità nello svolgimento di tutte le fasi della serata di spettacolo.
In ottemperanza al Decreto-Legge del 26 novembre 2021 n. 172, l’accesso in Teatro avviene su esibizione del Super Green pass, a partire da 1 ora prima dell’inizio dello spettacolo; in ottemperanza al Decreto-Legge del 24 dicembre 2021 n. 221, è obbligatorio indossare la mascherina FFP2.

Monica Conti Ctb Teatro Fiaba Femmina foto Umberto Favretto

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