Strage Loggia, periti: nella foto Marco Toffaloni

Al tribunale dei Minori di Brescia presentata la relazione finale di confronto tra le fotografie e quella scattata in piazza. Ma incombe la prescrizione.

(red.) Il volto che compare tra quelli sgomenti e attoniti subito dopo lo scoppio della bomba in piazza Loggia a Brescia, il 28 maggio 1974, potrebbe essere quello di Marco Toffaloni. E’ quanto emerso dall’udienza di venerdì 22 luglio al tribunale dei Minori (Toffaloni era 16enne al tempo dei fatti, oggi ne ha 59) dedicata all’incidente probatorio. In pratica, i periti incaricati dal tribunale hanno presentato al giudice Daniela Martino i risultati sulla comparazione tra una foto scattata quel giorno in piazza e altre decine di scatti sequestrati alla famiglia di Toffaloni dopo il 2011.
In quell’anno, infatti, era partita l’indagine da parte della procura dei minori per opera del procuratore capo Emma Avezzù. Era scattata dopo le dichiarazioni del veronese Gianpaolo Stimamiglio, l’uomo che ordinò la strage e attuale collaboratore di giustizia. Secondo l’accusa, Marco Toffaloni quel 28 maggio sarebbe arrivato da Verona e avrebbe piazzato la bomba vicino a un cassonetto. L’uomo è indagato dalla procura per concorso esterno nella strage e viene ritenuto l’esecutore materiale.
La relazione dei periti indica una possibile somiglianza tra il volto dell’allora 16enne e dell’attuale 59enne. Per questo motivo il procuratore generale di Brescia Pierluigi Maria Dell’Osso ha chiesto al ministro della Giustizia di adottare un intervento legislativo per consentire altre indagini. A settembre, infatti, ci sarà la prescrizione e il rischio è che il giudice di un eventuale processo debba emettere la sentenza di non luogo a procedere verso Toffaloni.

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