Processo bis al via, la verità dopo 41 anni?

Imputati Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, ma il medico veneziano ha chiesto la sospensione del procedimento per motivi di salute.

stragepiazzaloggia(red.) Prende il via martedì 26 maggio, a Milano, il processo d’appello ‘bis’ per la strage di piazza della Loggia a Brescia, che causò otto morti e oltre 100 feriti il 28 maggio del 1974.
Un procedimento (il 12esimo) a 41 anni dai fatti e che rischia di subire subito uno “stop”.
Imputati (annullata dalla Cassazione la loro assoluzione) l’ex ordinovista veneziano Carlo Maria Maggi e l’ex collaboratore dei Servizi Maurizio Tramonte. Maggi ha chiesto ai giudici di Milano la sospensione del processo perché non è in grado di sostenere il dibattimento per sue condizioni fisiche.
Chi è Maggi? Medico di Venezia, è ritenuto leader dell’estrema destra veneta degli anni ’60, nonchè il regista dell’attentato a Brescia.
Ora anche Maggi potrebbe uscire di scena definitivamente dal processo, così come è stato per gli ex imputati Delfo Zorzi (assolto anche per la strage di Piazza Fontana), l’ex capitano dei carabinieri Francesco Delfino, sospettato di depistaggi voluti dai servizi segreti, e l’ex leader nazionale di Ordine nuovo, Pino Rauti.
Se la posizione di Maggi venisse stralciata l’unico imputato resterebbe Tramonte. Se venisse condannato per la bomba di Brescia, si tratterebbe di una sorta di riabilitazione postuma per la credibilità del pentito nero Carlo Digilio, grande accusatore di Maggi per le stragi di Brescia e Milano, e mai creduto dai giudici.

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