Quando San Bartolomeo era comune autonomo da Brescia

Martedì 24 novembre, alle ore 16, si tiene la presentazione del volume di Michela Capra dal titolo “Vi sono due fiumi in questa parte di chiusure”.

(red.) Martedì 24 novembre, alle ore 16, si terrà la presentazione del volume di Michela Capra dal titolo “Vi sono due fiumi in questa parte di chiusure”. Economia, società, cultura materiale nell’antico comune di San Bartolomeo (Brescia) e guida ai luoghi di interesse storico, edito nell’ottobre 2020 da Fondazione Civiltà Bresciana.
Dopo i saluti di Laura Cottarelli e di Dino Santina, interverranno Michela Capra, autrice del libro, e René Capovin.  L’evento sarà trasmesso in diretta sui canali Facebook di Fondazione Civiltà Bresciana e del Museo dell’Industria e del Lavoro (Musil) di Brescia. Porterà i saluti della Fondazione Laura Cottarelli, Vice Presidente, e dialogherà con l’autrice René Capovin, direttore del Musil.

Il volume è il risultato di un lavoro di ricerca storica condotto da Michela Capra tra il 2017 e il 2019, inserito nell’ambito di un articolato progetto dal titolo “Un giacimento culturale a cielo aperto: il quartiere di San Bartolomeo”, promosso e coordinato dal Musil e cofinanziato da Fondazione Cariplo, teso a valorizzare il primo polo espositivo del Sistema bresciano dei Musei del Lavoro e il contesto storico, sociale e ambientale in cui è collocato: si tratta del Museo del Ferro sito proprio nel quartiere di San Bartolomeo, inaugurato nel 2001 e ricavato negli spazi di un’antica fucina da ferro e di un laboratorio di molatura.
La ricerca, di carattere storico-economico e sociale, si è mossa dall’approfondimento delle notizie emerse dagli studi che portarono all’allestimento del Museo stesso e dalle fonti bibliografiche esistenti. La seconda, cruciale fase del lavoro si è invece concentrata sull’esame dei documenti storici conservati in un’ampia gamma di fondi archivistici, conservati presso l’Archivio di Stato di Brescia e l’Archivio dell’Università del Fiume Bova e databili tra il XV e gli inizi del XX secolo.

San Bartolomeo era un tempo un Comune autonomo dalla città di Brescia e corrispondeva all’area che oggi comprende i i quartieri della Stocchetta, del Villaggio Prealpino, di San Bartolomeo, Casazza, Sant’Eustacchio e Borgo Trento. Esso prendeva il nome dall’omonimo insediamento monastico medioevale presso cui fu costruito il lazzaretto civico, utilizzato per il ricovero dei malati in occasione delle terribili epidemie di peste che afflissero la città tra il XIV e il XVII secolo. Durante il Medioevo e l’età moderna questo territorio faceva parte delle cosiddette Chiusure di Brescia, l’ampia area a vocazione rurale esterna alle mura del capoluogo. Grazie alla costruzione dei Canali artificiali Bova e Grande Superiore, derivati dal Fiume Mella, dalla seconda metà del Duecento alla prima metà del XX secolo San Bartolomeo fu teatro dell’attività di numerosi opifici proto-industriali, azionati dalla ruota idraulica: vi si trovavano mulini da cereali, molature per la rifinitura dei semilavorati da taglio prodotti nella contigua Valle Trompia, fucine da ferro e da rame, segherie, folli e gualchiere, pestelli e torchi, nonché, a partire dalla metà dell’Ottocento, moderne concerie di pellami. Grazie all’esame delle mappe e dei documenti antichi, l’autrice svela inediti scenari riguardo la collocazione degli opifici lungo i salti d’acqua dei due Canali, la loro vocazione artigianale, le proprietà e le varie trasformazioni avvenute nel corso dei secoli. Assetti fondiari, varietà di produzioni agricole e specifiche tecniche colturali vengono indagati con altrettanta dovizia di particolari.

Il volume è impreziosito di numerose riproduzioni di documenti, mappe, disegni, fotografie sia storiche che contemporanee, relative ai resti materiali di questa articolata e affascinante realtà preindustriale bresciana.
La pubblicazione del volume è stata possibile grazie al finanziamento di Fondazione Cariplo e ai contributi di aziende e realtà associative del territorio: Fondazione Asm, Ori Martin, Palazzoli, Punto Comunità San Bartolomeo e Valledoro.
Il libro ha 376 pagine ed è in vendita a 26 euro. Per informazioni sull’acquisto: info@civiltabresciana.it.

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