Sfrattati, madre e figlie dormono in Comune

Una marocchina e tre bambine sono accampate da mercoledì 16 sulle scale del municipio di Lonato. Costrette a lasciare la casa per mancato affitto.

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Lonato(red.) Le cronache bresciane raccontano un’altra storia di povertà. L’ultima, di cui dà notizia Bresciaoggi, riguarda una donna e tre figlie piccole, dai 2 ai 6 anni, di origine marocchina, accampate sulla scalinata di accesso al municipio. Succede a Lonato del Garda, nel bresciano, dove mercoledì 16 marzo la famiglia è stata costretta a lasciare la casa di via Lombardia per uno sfratto esecutivo. Non riuscendo a pagare l’affitto e con il marito della donna in cerca di lavoro in Belgio, i quattro componenti rimasti in Italia si erano visti sollecitare per tre volte ad abbandonare lo stabile. Ma senza alcun posto dove andare, hanno trovato rifugio sulla scala della sede municipale.
Alla famiglia è arrivata la solidarietà degli amici e dell’associazione “Diritti per tutti”. Ma i Servizi sociali, destinatari delle critiche per il modo in cui la famiglia è arrivata a questo punto, si sono smarcati da ogni accusa. Dal Comune dicono di aver presentato alcune proposte alla madre e alle tre bambine. Per esempio, il ritorno in Marocco e due notti in hotel a carico del municipio, oppure andare dal marito in Belgio con un contributo di 500 euro o un altro aiuto economico di 800 euro. Tutte soluzioni che, però, sarebbero state rifiutate dalla famiglia. A questo si aggiunge il fatto che la donna soffre di diabete e ha altri problemi di salute.

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