Licenziata da lavoro, “è una trans”

Bresciaoggi racconta di una donna, nato uomo, allontanata dal posto di lavapiatti per la sua identità sessuale. "Cerco un posto sul Garda".

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Salò(red.) Riccardo Delmiglio, 30 anni residente a Salò, poi diventata Michelle. E’ una storia che parla di discriminazione quella raccontata sulle pagine di Bresciaoggi. L’uomo ha confessato la propria omosessualità a 15 anni e poi è diventata donna. Parla di insulti omofobi ricevuti quando frequentava le scuole medie e superiori e di vari lavori che ha compiuto, soprattutto di notte, come barista. L’ultimo episodio che le è successo è avvenuto sul posto di lavoro come lavapiatti in un’azienda pubblica per la quale lavorava da maggio, sperando in un contratto più lungo.
Ha detto di non aver mai avuto problemi con la titolare, ma quando il responsabile era poi un uomo è stata licenziata “perché transessuale”. La famiglia, come dice la giovane, l’ha sempre sostenuta, mentre a 17 anni ha lasciato casa per diventare autonoma e ha stretto varie relazioni con alcuni uomini, ma non vuole essere una prostituta. Dice di cercare un lavoro e di non voler spostarsi dal Garda dove è nata e vive.

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