Da clandestino a sindaco in Albania

Altin Toska, 39 anni, era arrivato su un barcone nel 1998 e poi a Brescia. Nel 2015 ha vinto le elezioni a Cerrik, ma non dimentica la Leonessa.

Più informazioni su

Altin Toska(red.) Da clandestino giunto a Brescia nel 1998 a sindaco di Cerrik, 50 mila abitanti, in Albania. E’ la vicenda di Altin Toska, 39 anni, che diciassette anni fa era salito su un barcone dallo stato di origine verso l’Italia. Quando è arrivato, si è alternato tra cameriere e muratore nei lavori a Brescia e all’inizio dell’estate del 2015 ha lasciato diretto verso Cerrik. Qui ha vinto le elezioni da sindaco nelle file del movimento socialista d’indipendenza ed è stato mandato dal premier Rama di nuovo nella città della Leonessa per incontrare il sindaco Emilio Del Bono con una delegazione.
Era sbarcato in Italia a 22 anni senza dire nulla ai genitori da un paese “dove non si poteva più stare” e con il timore che sarebbe potuto morire in mare come è successo a migliaia di migranti negli ultimi mesi. Invece, ce l’ha fatta e a Brescia ha creato una famiglia avendo due figlie di 8 e 11 anni. Con loro è tornato in Albania e per il suo mandato da sindaco ha un riferimento da prendere a modello: quello italiano e bresciano. Alla città della Leonessa Altin ha detto “grazie” e una delle figlie ha scritto al sindaco Del Bono per dire che “Brescia resterà nel cuore”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.