Brescia, la bolletta dell’acqua? La più salata in Lombardia

A Brescia il conto è di 479 euro, il 2,6% in più rispetto alla media nazionale, che è di 460. A pesare il principio del full cost recovery, ovvero il recupero integrale dei costi.

(red.) Non è una buona notizia: a Brescia la bolletta dell’acqua è la più cara della Lombardia.
La curiosità più rilevante è che a Milano, città nota per essere “non a buon mercato”, le tariffe dell’acquedotto fanno sì che i cittadini paghino la tariffa più bassa, con una media di 162 euro, la meno cara a livello nazionale.
A Brescia, invece, il conto è di 479 euro, il 2,6% in più rispetto alla media nazionale, che è di 460.
I dati emergono dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, in seno al progetto “RE-USER: usa meglio, consuma meno”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico.Il punto di partenza dell’indagine prende in considerazione un nucleo di tre persone che consuma annualmente 192 metri cubi di acqua.
In cima alla classifica tra le città più care ci sono Frosinone, con una spesa media a famiglia di 847euro, seguito da Siena (829 euro) e Livorno(810 euro).
le più economiche, invece, sono, appunto, il capoluogo lombardo con 162 euro, Trento (163 euro) e Isernia (166 euro).
La regione in cui si rileva la spesa più bassa è il Molise (183), quella con la spesa più elevata è la Toscana ( 729, +2,7%.).

In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, emerge che a livello nazionale nel 2021 è andato disperso il 36% dell’acqua immessa nelle tubature, con evidenti differenze fra le singole regioni: in testa per livelli di dispersione la Basilicata con il 54,8%, segue l’Umbria con il 52,9%, l’Abruzzo e la Campania con il 52,5%; la più virtuosa la Lombardia con il 22%.
Dati Istat riferiti all’insieme dei comuni capoluoghi di provincia, riportano che ogni cittadino nel 2021 ha consumato per i soli usi domestici al giorno 166 litri (-6,2% rispetto al 2012, quando il consumo pro capite medio era di 177 litri).

La tariffa dell’acqua segue il principio del full cost recovery, ovvero il recupero integrale dei costi. Cosa significa? Che la tariffa del servizio idrico integrato deve assicurare l’integrale copertura dei costi di investimento e di esercizio secondo i principi del recupero dei costi e del “chi inquina paga”. Che, evidentemente, a Brescia, sono più alti.

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