Farmaci e guida, l’80% dei bresciani è attento

Secondo uno studio dell'Osservatorio sui Servizi di Linear Assicurazioni, però, il 17% degli automobilisti si mette lo stesso al volante pur conoscendo i rischi.

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(red.) Quanti automobilisti sanno che mettersi al volante dopo aver assunto certi tipi di farmaci può comportare rischi per sé e per gli altri?
Secondo gli ultimi studi di settore, acquistare ed assumere medicinali è diventato per gli italiani una consuetudine. Tra i più utilizzati quelli contro le malattie cardiovascolari, seguiti da quelli gastrointestinali e per il sistema nervoso centrale. Ma i bresciani, così come il resto degli italiani da tempo informati sui pericoli al volante a causa dell’alcol, sanno che molte di queste medicine possono avere effetti collaterali pericolosi se ci si mette alla guida? Quali servizi di informazione sono più diffusi?
È quanto ha indagato l’Osservatorio sui Servizi di
Linear Assicurazioni, la compagnia on line del gruppo Unipol, da sempre attenta a tematiche legate alla sicurezza dei guidatori. Farmaci e guida sono infatti un binomio molto pericoloso. Un esempio? Gli antistaminici, di cui fanno ampio uso gli oltre 10 milioni di italiani che soffrono di allergie, spesso determinano una forte sonnolenza. Un fattore di grave rischio, considerando che un incidente su cinque è causato da colpi di sonno improvvisi.
La nuova ricerca dell’Osservatorio, commissionata
all’istituto Nextplora, descrive cittadini consapevoli: l’80% dei bresciani non solo sa che molti dei medicinali in commercio sono sconsigliati prima di mettersi al volante, ma rispettano anche le tempistiche indicate sulla confezione.
Che dire però dei guidatori bresciani che pur essendo a conoscenza dei rischi, si mettono lo stesso alla guida dopo aver assunto medicinali? Si tratta, rileva l’indagine della Compagnia di assicurazioni, “del 17% degli intervistati, un guidatore su sei, una percentuale tutt’altro che trascurabile”.
“Un bresciano  su cinque (19%) afferma
di conoscere qualcuno che ha avuto problemi alla guida proprio a seguito di un medicinale”, mentre “uno su quattro (25%) ha continuato il viaggio senza fermarsi e senza preoccuparsene”.
“Bene hanno fatto invece coloro che hanno saggiamente preferito fermarsi ed aspettare che passasse l’effetto (27%) o deciso di cedere il volante a chi era con lui in macchina (31%)”.
In che modo i cittadini bresciani si informano dei possibili effetti collaterali dei medicinali alla guida? “Per il 93% degli intervistati”, si legge nella indagine di Linear, “il foglietto illustrativo all’interno delle confezioni resta sempre il mezzo migliore per conoscerli, mentre solo il 2% chiede notizie a riguardo al proprio medico o farmacista”, ma, “in nessun caso chi gestisce le nostre strade e autostrade e i servizi connessi si preoccupa di farlo”.

 

 

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