Morti bianche, sono 15 in nove mesi

Il numero dei decessi nel Bresciano dall'inizio dell'anno. Secondo i dati dell'Osservatorio di Bologna la nostra provincia detiene il triste primato con Torino.

(g.a.) Nella cartina regionale dell’Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortunio sul lavoro dei primi nove mesi del 2011, Brescia detiene lo sconfortante primato, insieme con Torino, per numero di decessi. Quindici dall’inizio dell’anno a cui andrebbero aggiunti anche i tre lavoratori residenti nel Bresciano che hanno perso la vita fuori dai confini della provincia.
Il mese di settembre si è chiuso con un bilancio di tre vittime, l’ultima delle quali l’operaio 32enne di origine marocchina travolto e schiacciato da alcune lastre di ferro in una azienda a Tezze di Carpenedolo.
Nello stesso mese appena conclusosi hanno perso la vita sul lavoro anche il 34enne Nicola Moratti, schiacciato da un muletto a Erbusco nella azienda vitivinicola Cà del Bosco, e, solo otto giorni fa l’anziano agricoltore Domenico Beltrami, 86 anni, sbalzato e ucciso dal trattore che stava guidando a Capovalle.
Nel report dell’Osservatorio bolognese, dall’inizio dell’anno i morti sui luoghi di lavoro sono stati  490, il 30 settembre del 2010 erano stati 430, con un aumento pari al 12,7%. Se poi a queste vittime aggiungiamo i lavoratori morti in itinere si arrivano a contare oltre 800 morti.
Tra tutti questi dati spiccano quelli relativi alla provincia di Torino, 15 vittime sui luoghi di lavoro, Brescia con 15 morti  e Bolzano con 13, che, come riferisce l’Osservatorio, si confermano tra le province italiane in cui si registrano più decessi. Nonostante le statistiche ufficiali dicano che nei primi sei mesi c’è stato un leggero calo delle vittime rispetto ai primi sei mesi del 2010 (-0,7%, da 431 a 428), il fenomeno delle cosiddette morti bianche è ancora lontano dall’essere debellato.
Tra le vittime molte sono rappresentate, come anche nel caso della nostra provincia, da agricoltori, spesso già in pensione, che, da soli, rappresentano oltre il 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. Così è avvenuto anche per Brescia dove il numero degli agricoltori rimasti vittima di un infortunio mortale è di sei sul totale di 15 morti.
Sette invece gli operai che hanno perso la vita in azienda, due sono invece gli autotrasportatori, coinvolti in tragici incidenti mentre scaricavano il loro mezzo, come nel caso di Luigi Dell’Olio, autista bergamasco schiacciato contro un muro dal suo stesso camion a Borno lo scorso 6 giugno.
Analizzando poi la mortalità mese per mese, il più nero è stato sicuramente, finora, giugno, con quattro infortuni mortali, aprile e settembre ne hanno invece registrati tre ciascuno, nessuna vittima, invece, fortunatamente, nei mesi di febbraio e di luglio.

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