Tokyo, Vanessa Ferrari è argento nel corpo libero

L'atleta bresciana agguanta il secondo posto nella ginnastica. Una medaglia che l'Italia attendeva dal 1928.

(red.) A 30 anni e con una carriera luminosissima alle spalle, ma anche corredata da tante difficoltà, infortuni e, pure il Covid, La ginnasta bresciana Vanessa Ferrari, alla sua quarta Olimpiade, sale sul secondo gradino del podio a Tokyo.
E splende lo sport italiano, ma soprattutto bresciano, dopo l’oro nei 100 metri del desenzanese Marcell Jacobs, primo italiano, nella storia dell’atletica, a vincere nella competizione più iconica delle Olimpiadi.
La farfalla di Orzinuovi, che si è esibita (ora italiana) alle 11,20, si aggiudica una medaglia preziosissima, che il nostro paese attendeva dal 1928, dai giochi di Amsterdam dove, però, la ginnastica artistica aveva contorni ben diversi.

Vanessa Ferrari Tokyo

Oltre 500 giorni (503, per la precisione) per tornare in pedana, ma l’attesa di Vanessa è stata premiata. E’ vero, è sfumata la medaglia più preziosa, quella alla quale la 30enne orceana puntava per chiudere (forse) una carriera senza pari, ma Vanessa non ha potuto agguantare il 14.366 della statunitense Jade Corey, la quale, con un esercizio di altissimo livello, si è aggiudicata l’oro. Con 14.200 punti Ferrari ha superato Angelina Malnikova, molto quotata, che si è fermata solo a 14.166, a pari merito con l’atleta giapponese Mai Murakami, bronzo per entrambe.

Vanessa, caporal maggiore dell’ esercito, che ora vive a Nave con il fidanzato, suo allenatore durante il periodo di lockdown quando poteva allenarsi solo nel garage di casa, stavolta ha agguantato il podio olimpico, un obbiettivo che, fin dalle prime battute, era sembrato alla sua portata. Ora, a 30 anni, con un bagaglio di esperienze ed una maturità sportiva ed espressiva conquistata passo dopo passo, può dire di avere compiuto l’impossibile.

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