Successo bresciano al Trofeo dei Territori: un oro e un bronzo

Doppio podio per le rappresentative maschile e femminile di volley del bresciano che dopo due anni di allenamenti e incontri ridotti hanno conquistato due importanti medaglie e molti riconoscimenti.

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Brescia. Successo bresciano al Trofeo dei Territori di pallavolo: si torna da Bormio con un oro e un bronzo. Due giorni di gare ed emozioni consegnano alle rappresentative bresciane un doppio podio, oltre a una pioggia di premi individuali. A tutti i partecipanti, a partire da atlete e atleti, allenatori, dirigenti e tifosi, resta una due giorni di densa di impegno e soddisfazioni.
Sei gare per rappresentativa in poco più di 24 ore, 15 atlete e 15 atleti in campo, impegno e concentrazione alle stelle per un’esperienza che ha segnato il percorso sportivo di tutti i coinvolti.

A trionfare nel torneo femminile è stata la compagine del comitato FIPAV Milano-Monza-Lecco. Nella finale per il primo e secondo posto, le ragazze di Gianpaolo Palumbo hanno battuto Bergamo con il punteggio di 2-0 (25-22, 25-20). Sul gradino più basso del podio si è piazzato il comitato di Brescia che ha battuto 2-0 (25-12, 25-19) la selezione di Varese. Nel torneo maschile, invece, è stata la formazione di Brescia ad aggiudicarsi il Trofeo dei Territori 2022.
In un match molto intenso ed equilibrato, la squadra del coach Giovanni Ghilardi ha avuto la meglio su Milano-Monza-Lecco con il punteggio di 2-1 (25-23, 17-25,15-13). Il pubblico del Palasport Pentagono di Bormio ha applaudito i vincitori al termine di una due giorni di grande sport e divertimento, organizzata dal CR Fipav Lombardia insieme al Comitato territoriale Fipav di Sondrio e la Unione Sportiva Bormiese. Sul terzo gradino del podio la formazione di Varese che nella finale 3°-4° posto ha superato Bergamo 2-0 (25-17, 25-20).
La Rappresentativa maschile, guidata dai coach Giovanni Ghilardi e Luca Piccoli – entrambi al primo anno nello staff del maschile – ha superato con merito la rappresentativa di Milano nella Finale per l’oro. Le ragazze, con i coach Claudio Bianchin, Francesca Cò ed Erika Squassina,
hanno trionfato su Varese nella finale 3-4 posto replicando il risultato dell’ultima edizione (2019).
Per il maschile si è trattato invece di un notevole salto, migliorando lo score rispetto al 2019 di due step, dal terzo al primo gradino del podio.

Il commento a caldo di coach Giovanni Ghilardi non nasconde i segni delle forti emozioni vissute sui campi valtellinesi: «Non potevamo augurarci che questi due giorni potessero andare meglio – esordisce il tecnico – Al di là del risultato, l’esperienza è stata importante per i ragazzi e anche per
me. Si è trattato di un’esperienza piena, molto vissuta e concentrata in due giorni densi di partite. Un incontro dopo l’altro, ho visto crescere di volta in volta la consapevolezza di questo gruppo».
«Visto che prima del Trofeo c’era stato poco tempo per allenarsi a causa del Covid – spiega il coach – le partite stesse sono state occasione per conoscerci. Io come allenatore ho potuto farmi conoscere meglio dai ragazzi e rapportarmi con loro, dando qualcosa in più ogni partita. Non è stato semplice, ed è stato un lavoro di staff – con Luca (Piccoli, vice allenatore ndr), Giorgio
(Riccardi, consigliere responsabile ndr) e tutti gli altri dirigenti. Tutti hanno aiutato a costituire la piccola magia che abbiamo vissuto».
Crescita per tutti, non solo in campo «Il valore che devo dare a questa manifestazione è altissimo e penso sia molto importante per i ragazzi. Hanno preso tutti consapevolezza dei loro mezzi – un esempio è stata la prima partita, quando senza palleggiatore titolare la squadra ha giocato come se nulla fosse, supportando chi ha giocato in quel momento».
«Per quanto riguarda il risultato e le aspettative, pur sapendo di avere una squadra forte non conoscevamo bene il livello delle avversarie» prosegue il tecnico «Volevamo fare bene, l’obiettivo iniziale era di entrare nelle prime quattro. Strada facendo la sicurezza è aumentata, il gruppo ha risposto sempre meglio alle direttive fino a conquistare la finale che ci siamo giocati alla pari».
«Giocando punto a punto siamo riusciti a portarla a casa, e penso che questo sia merito dell’organizzazione: all’interno del campo, nella squadra, come gruppo allargato di Brescia».

trofeo bormio volley

Quattro atleti tra gli otto del “Dream Team” individuato dall’organizzazione vestono la maglia di Brescia, e il coach non ha dubbi «Penso che i premi siano assolutamente meritati. Per quanto riguarda la provincia di Brescia, questa dovrebbe essere un’ulteriore spinta per ripartire. Dopo due anni difficili, abbiamo il miglior palleggiatore, il miglior centrale, il miglior libero e soprattutto l’MVP, il migliore del torneo, sono convinto che questo debba essere il traino per portare tanti nuovi ragazzi in palestra».
«Mi auguro davvero che questo possa essere un passo avanti per il maschile, un nuovo inizio dopo la pandemia. Questi ragazzi dovrebbero essere un esempio per la realtà bresciana, si tratta di un passo avanti per il movimento ma anche un volano per il futuro».

L’avventura della selezione femminile è ripercorsa dalle parole del tecnico Claudio Bianchin, alla seconda partecipazione al torneo con la formazione bresciana (nel 2020 i lavori con la rappresentativa si erano interrotti prima del TdT).
«Se devo essere sincero, quando – dopo 3 anni – abbiamo visionato varie gare del campionato Under 14 e successivamente ripreso gli allenamenti della Selezione Provinciale Femminile, non eravamo particolarmente entusiasti, sia del livello tecnico sia delle caratteristiche fisiche delle atlete da selezionare».
«Con il passare del tempo, e mano a mano che aumentava il numero degli allenamenti effettuati nei soli due mesi disponibili, abbiamo dovuto ricrederci. Quelli che erano i limiti tecnici e fisici sono stati superati da un gruppo di ragazze che sin dall’inizio hanno mostrato grande entusiasmo, disponibilità ad apprendere e soprattutto grande umiltà. Negli anni passati la maggior parte delle atlete avevano esperienze in campionati senior, a livello provinciale, regionale e in qualche caso addirittura nazionale, abituate quindi a disputare gare particolarmente complesse. Le atlete di quest’anno in gran parte giocavano solo nelle giovanili, e sulla carta avrebbero dovuto ottenere risultati poco soddisfacenti. Al contrario abbiamo raggiunto un meritatissimo podio: la nostra forza è stata il grande affiatamento all’interno del gruppo. Nel corso delle sei partite disputate nei due giorni, in campo non avevamo solo sei giocatrici, ma tutte le sedici atlete convocate a Bormio. Questo ci ha permesso di sopperire ad alcuni limiti evidenziati: determinante è stata anche la collaborazione con tutte le otto società bresciane da cui provenivano le ragazze: insieme abbiamo concordato le date degli allenamenti e ci siamo confrontati con i vari allenatori in merito alle loro atlete».

«Posso dire quindi- prosegue il coach -di aver ottenuto un risultato sperato, ma non previsto: altre Province erano più accreditate di noi, soprattutto quelle nelle quali il Covid non ha fatto interrompere drasticamente l’attività delle varie società sportive per lungo tempo, come invece è successo nella nostra».
Il pensiero di Bianchin va anche alle giocatrici elette nel “Dream Team” regionale: «Un’ultima ciliegina sulla nostra già gustosa torta è arrivata dai due premi individuali assegnati alle atlete della Rappresentativa Bresciana: Gaia Savio miglior palleggiatrice e Praise Osarumen miglior opposto. Due ragazze che si sono distinte nella rassegna regionale e che, come tante altre del gruppo,
avranno la possibilità di avere un grande futuro nella pallavolo, ma che sono solo all’inizio di un cammino lungo e particolarmente impegnativo. Solo la loro passione potrà compensare i sacrifici necessari per arrivare in alto».

Soddisfatta del weekend di successi delle rappresentative, la Presidente del C.T. FIPAV di Brescia, Tiziana Gaglione: «Le grandi prestazioni delle due selezioni sono state un’ottima cartina di tornasole che ha evidenziato la bontà del lavoro e delle attenzioni delle Società bresciana sul giovanile».
«Per il CT di Brescia è stata una bellissima esperienza, vissuta con il coinvolgimento totale di tutti i suoi componenti. Un significativo punto di ripartenza, che può farci ricentrare (se mai l’avessimo smarrito per un momento) il focus su ciò che realmente è importante – conclude la
Presidente – Una bellissima fotografia del Volley Bresciano che ci da grandi speranze e anche qualche certezza per il futuro».

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