Italia campione d’Europa, Brescia in festa

In città ed in provincia esultanza nelle piazze per il trionfo azzurro a Wembley. Inghilterra sconfitta ai rigori.

Più informazioni su

(red.) Italia campione d’Europa. Gli azzurri battono l’Inghilterra in finale ai calci di rigore. Dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, che non cambia ai supplementari, epilogo dal dischetto. Decisive la parata di Donnarumma su Sancho e Saka, che fallisce il rigore decisivo. L’Italia del ct Mancini vince 4-3 e trionfa.

Questa la sequenza dei rigori nella finale di Euro 2020 a Wembley tra Italia e Inghilterra, finita 4-3 (1-1 dopo i tempi regolamentari ed i supplementari). Berardi gol (2-1) Kane gol (2-2) Belotti parato (2-2) Maguire gol (2-3) Bonucci gol (3-3) Rushford sbagliato (3-3) Bernardeschi gol (4-3) Sancho parato (4-3) Jorginho parato (4-3) Saka parato (4-3).

“Gli italiani celebrano il successo della nazionale ai campionati europei di calcio. Gli azzurri, guidati dal commissario tecnico Roberto Mancini, hanno mostrato insieme a grandi individualità un gioco e uno spirito di squadra straordinari. Il trofeo torna in Italia dopo più di 50 anni.” E’ quanto ha dichiarato il premier Mario Draghi. Il Presidente del Consiglio riceverà nella giornata di lunedì la squadra e lo staff tecnico a Palazzo Chigi per ringraziarli a nome di tutto il Governo.

Presente sugli spalti di Wembley il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha postato un tweet al termine della partita: “Grande riconoscenza a Roberto #Mancini e ai nostri giocatori hanno ben rappresentato l’#Italia e hanno reso onore allo sport #EURO2020”.

Festa grande in tutta Italia e anche a Brescia e provincia dove i tifosi azzurri hanno potuto condividere la vittoria seduti ai tavoli dei ristoranti e dei bar: numerosi gli schermi “pubblici” attraverso i quali i bresciani hanno potuto (prima) soffrire e poi esultare per la vittoria del “dream team” di Mancini. Una festa collettiva che è stata un po’ il ritorno alla normalità, dopo tanto tempo in cui, causa restrizioni legale alla pandemia, non si potevano condividere collettivamente le emozioni regalate dallo sport.

 

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.