Ciclismo, Tas conferma 4 anni bresciano Ruffoni

L'anno scorso controllato a sorpresa dagli ispettori dell'Uci trovandolo positivo all'ormone della crescita. Il tribunale di Losanna ha ribadito squalifica.

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(red.) Niente da fare per il ciclista bresciano Nicola Ruffoni che era stato sospeso per doping. Nella giornata di ieri, venerdì 16 novembre, il Tribunale dell’Arbitrato dello Sport (Tas) di Losanna ha confermato quattro anni di squalifica per l’atleta di Castenedolo. Si fa riferimento a quanto avvenne nell’aprile del 2017 quando il ciclista, in quel momento attivo nella squadra Bardiani Csf, tornando dalla Croazia verso casa venne fermato dagli ispettori del’Uci per un controllo a sorpresa.

Ed emerse il suo livello di positività all’ormone della crescita, comunicazione data il giorno prima della partenza per il Giro della Sardegna. Quindi, arrivò la squalifica e il licenziamento da parte della squadra. Ruffoni, affidandosi ai propri legali, era riuscito a farsi assolvere a livello penale per frode sportiva dal tribunale di Brescia, ma non dal Tas che ha ribadito la squalifica. Il bresciano potrà tornare a competere in bicicletta dal 2020.

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