Brescia calcio, ripescaggio a rischio?

La partita Brescia-Catania del 9 maggio sarebbe tra quelle sotto accusa per i siciliani. Nel mirino si parlerebbe di Antonino Caracciolo e Budel.

Brescia calcio(red.) Potrebbe complicarsi la strada per il ripescaggio del Brescia calcio in serie B. La vicenda riguarda le cinque partite del Catania finite sotto accusa da parte della procura siciliana e ritenute “comprate”. Secondo gli inquirenti che hanno fatto arrestare il presidente del club rossoblu Antonino Pulvirenti e l’amministratore delegato Pablo Cosentino, alcuni giocatori delle squadre avversarie avrebbero ricevuto denaro per far vincere gli etnei. E in questo panorama, come riporta il Corriere della Sera, sarebbe finito anche il match Brescia-Catania del 9 maggio scorso al Rigamonti, vinto dalle rondinelle per 4 a 2. Nelle intercettazioni si parla di “treni” riferendosi ai giocatori e si legge di come Fernando Antonio Arbotti e Piero Di Luzio, coinvolti nella vicenda, parlino di un certo numero 3 “sicuro che parte” e forse di un numero 5. Potrebbero essere Antonino Caracciolo e Alessandro Budel.
Alla fine la corruzione non ci sarebbe stata e il match si sarebbe giocato in modo normale. Secondo quanto dice il quotidiano di via Solferino citando le intercettazioni, ci sarebbe stata un’intesa per far terminare la partita con due gol di differenza a vantaggio delle scommesse. Ma il presidente Pulvirenti avrebbe voluto pareggiare e alla fine, a cinque ore dall’inizio del match a Brescia, l’operazione salta. In ogni caso il difensore biancoblu non figura tra i diciannove indagati e non ci sono intercettazioni tra lo stesso giocatore e il compagno Budel. Quindi, potrebbe essere un caso millantato, ma se l’ipotesi dovesse essere provata, il Brescia incorrerebbe nella responsabilità oggettiva. E cioé addio al ripescaggio.

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