L’olimpiade stregata delle bresciane

Dopo Daniela Merighetti anche Nadia Fantini è arrivata quarta. A distanziarla dalla terza solo 11 centesimi. Al traguardo le lacrime.

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(red.) Niente da fare. L’olimpiade per le sciatrici bresciane sembra maledetta. Dopo il quarto posto ottenuto qualche giorno fa nella discesa libera da Daniela Merighetti, tocca a Nadia Fanchini qualificarsi a una manciata di centesimi dal podio.
Nel gigante di martedì 18 febbraio Nadia non ha potuto nulla contro lo strapotere delle avversarie più quotate. E pensare che la prima manche l’aveva chiusa al terzo posto.
Solo 11 centesimi, un battito di ciglia, un niente, sono costate il bronzo all’atleta di Montecampione.  Tanto che al traguardo Nadia si è lasciata andare a un pianto disperato, che si è mescolato alla pioggia battente. Sul terzo gradino del podio è invece salita la teutonica Viktoria Rebenseburg, arrivata anche lei alle spalle dell’austriaca Anna Fenninger (seconda) e di Tina Maze, al secondo oro dopo quello guadagnato in discesa libera proprio dvanti alla Merighetti. Per le bresciane l’olimpiade si chiude fra le lacrime e il rammarico di aver lottato fino alla fine, meritando un podio che solo la sfortuna ha potuto impedire.

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