Sci: vince la Maze, cade Vonn, male la Fanchini

In un superG anomalo e condizionato da infortuni e interruzioni, c'è il quarto posto della bergamasca Sofia Goggia. Settima Daniela Merighetti.

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(red.) In una gara folle e condizionata sin dall’inizio da continui rinvii, l’unica cosa normale del supergigante femminile che ha aperto i Mondiali di Schladming è l’esito finale.
L’oro è infatti andato alla slovena Tina Maze, autentica dominatrice della stagione, che ha preceduto la svizzera Lara Gut (con nonni zonesi) e l’americana Julia Mancuso, mentre ai piedi del podio (al quarto posto) si è sorprendentemente classificata la 20enne bergamasca Sofia Goggia, cresciuta nello sci club Rongai Pisogne.
Ma la prima gara del torneo iridato è stata anche segnata dalla brutta caduta dell’altra grande favorita della vigilia, la campionessa americana Lindsey Vonn, che si è procurata la rottura dei legamenti crociati del ginocchio destro. Per lei trasporto in elicottero in ospedale e stagione finita.
Una gara pazza che solleverà di certo non poche polemiche visto che è iniziata alle 14,30, rispetto alle 11 previste e si è conclusa, complici due interruzioni, quando era quasi buio. A completare la galleria degli orrori di questa giornata sciagurata, va annotato anche il malore di un guardia porta, avvenuto appena prima della discesa di Elena Curtoni: per lui commozione cerebrale e frattura al naso. Infine, come se non bastasse, dopo la partenza di 36 delle 59 atlete iscritte la gara è stata dichiarata finita per il sopraggiungere dell’oscurità.
In una gara fortemente condizionata dai continui rinvii tenere alta la concentrazione deve essere stata impresa improba. Non così per la bergamasca Sofia Goggia che, con il pettorale 33, ha sfiorato il colpaccio arrivando quarta a soli cinque centesimi dal bronzo della Mancuso. E le altre italiane? Settimo posto per Daniela Merighetti e 18esima la valtellinese Elena Curtoni.
Male, anzi malissimo la bresciana Nadia Fanchini classificatasi al 21esimo posto. L’atleta azzurra, al termine della gara, scoppia in lacrime davanti alle telecamere. Nadia, abituata da sempre a lottare per le prime posizioni, soffre questo momento difficile e, al dì là degli infortuni, fatica a trovare una spiegazione ad una situazione dalla quale non riesce ad uscire.
La speranza è che la Fanchini sappia tramutare l’amarezza in ardore agonistico e torni presto la splendida atleta che tutti abbiamo ammirato in passato.

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