Festa della Radio, a tutto grunge con i “Ministri”

In via Serenissima a Brescia il trio milanese che presenta il quarto album “Per un passato migliore”. In apertura i bresciani Marydolls.

(red.) Per una sera dallo skyline di Seattle si potrà ammirare Brescia. Muove proprio dalle suggestioni post-rock dei Nirvana e dei Soundgarden l’armonia tagliente del gruppo milanese che, al di là del nome, (e delle divise militari ottocentesche che sono soliti indossare sul palco) ha ben poco di istituzionale.
Reduce dal concerto del Primo Maggio, il  grunge “made in Italy” dei Ministri è pronto a scatenare la numerosa platea che accorrerà martedì 20 sotto il palco della Festa di Radio Onda d’Urto in via Serenissima (apertura cancelli alle 19. Fino alle 20 ingresso gratuito poi con biglietto Siae a 7 euro. Info: www.radiondadurto.org). Il power trio meneghino, formato da Davide “Divi” Autelitano (voce e basso), Federico Dragogna (chitarra) e Michele Esposito (batteria), da ormai dieci anni sa raccogliere intorno a sé un seguito trasversale a suon di ballad e sferzate rock, invettive punk e lamenti grunge. Anche nell’accampamento sonoro di S. Eufemia la formazione porta i pezzi di “Per un passato migliore”, quarto e per ora ultimo lavoro in studio dato alle stampe a marzo, anticipato a gennaio dal primo singolo “Comunque”.
Gruppo spalla della serata i bresciani Marydolls, altro apprezzatissimo trio di grunge d’autore. Paolo Morandi (voce e chitarra), Lorenzo Toninelli (basso) e Michele Bertoli (batteria) ritornano a casa nel mezzo del tour italiano di presentazione de “La Calma”, seconda opera in carriera. A fare da contorno al concerto sul palco principale ci pensano le casse delle tende ausiliarie: la Tenda Blu ospita il noise-rock dei Lucertolas seguiti dai ritmatissimi dj-set di Stefano B., Exile e Dark Matt 3R.; più quieta l’atmosfera allo Stand Migranti, dove la serata cantautoriale di lunedì prosegue con il menestrello del Sebino Alessandro Sipolo, che presenta l’ultimo lavoro “Eppur bisogna andare”. Ma non è finita qui:  la notte del Patchanka, sempre da mezzanotte, rimbalza sui battiti sintetici della techno e dell’elettronica sperimentale della Bragging night proposta, dietro ai giradischi, dalla crew nostrana dei Looney Goons.

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