Speciale inverno 2014: The Hat

Il cappello è solo un accessorio? Direttamente dalle passerelle del Regno Unito, diamo uno sguardo ai modelli proposti per la stagione 2013/2014.

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(g.g.) Per tutti gli amanti del fashion, o magari solo per chi è curioso di saperne di più su questo capo e sulla tipologia proposta per questa stagione invernale, apriamo il sipario ed accendiamo le luci sul … cappello.
I copricapo sono tornati fashionable. Non ci sarà da meravigliarsi, quindi, se nelle prossime stagioni ci si troverà ad indossare i bizzarri cappelli anglosassoni, i cosiddetti “fascinators” dalle  forme stravaganti e talvolta contorte e che, attualmente, possono solo essere ammirati  sulle teste delle top model.
Definirlo un accessorio è quasi riduttivo. Il cappello è intrinseco di tanto:  storia, valori, denominazioni, personalità. Si tratta di un oggetto colmo di un fortissimo potere comunicativo.
Ma quali sono le tipologie di cappelli proposti per questa stagione invernale?
Bisogna ammettere che la cuffia di lana è un evergreen: con pon pon in pelo, con lavorazioni intrecciate, o impreziosita da applicazioni in paillettes o finte pietre preziose, è molto presente in tutte le collezioni di moda.
Niente in contrario, ma il protagonista di oggi è il cappello inteso  come accessorio composto da una tesa (o falda) e dalla cupola (o corona).
Ecco, quindi, le novità della stagione: Zara propone un turbante impreziosito da paillettes da indossare con abiti non troppo appariscenti.
Troviamo in Top Shop il cappello da cosacco, da abbinare ad un outfit casual. La cloche – termine  francese che indica un cappello a forma di campana, molto diffuso negli anni 20 – tanto raffinata e  proposta con fiocchi in velluto, va indossata con abiti di una certa finezza a per tutte le età.
Il cappello in feltro dalle falde larghe, rifacimento del cappello alla cow-boy, se indossato con abiti lunghi, può donare  classe e anche un tocco di stravaganza ribelle.
Il cappello borsalino, o una versione ad esso ispirata, è sempre apprezzabile, soprattutto nei modelli con cinturino in contrasto.
Con  falde corte o arricciate, sempre realizzate in feltro, è stato riproposto il  “pork pie hat”, così chiamato dagli anglosassoni perché simile nella forma ad un tipico tortino di maiale.
Torna, poi, direttamente dagli anni ’80, il cappello da baseball, proposto sia per accompagnare un abbigliamento sportivo, sia per uno stile più casual se rivestito in lana e con applicazioni glossy.
Urban Outfitters propone il “bowler hat” ovvero la simpaticissima bombetta da indossare con uno stile street (jeans e camicia larga a scacchi, per esempio).
Per concludere, il “trapper hat” (cappello da cacciatore con trappole) ovvero, il cappello alla Sherlock Holmes, è un po’ più difficile da indossare e da abbinare a capi casual classici. In ogni caso, rivisitato con interno in pelliccia diventa un accessorio facile da indossare e  funzionale, da abbinare ad uno stile street easy.

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