Raccolta fondi per il figlioletto di Carol Maltesi
L'hanno promossa due amici e colleghi della 26enne uccisa e fatta a pezzi dal vicino di casa, insieme con l'artista Shade.
Più informazioni su
Borno. Gli amici di Carol Maltesi, la 26enne uccisa a Rescaldina, nel Milanese, e i cui resti sono stati ritrovati nel a Borno, nel Bresciano, a distanza di due mesi dal delitto, hanno lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per aiutare il figlio della donna, che ha sei anni e abita con il padre nel Veronese.
“Quando i riflettori dei media si spengono le vittime collaterali rimangono al buio. In particolare il figlio di Carol, rimasto prematuramente senza la figura materna, oggi ha bisogno di tutti noi e a lui è indirizzata questa raccolta fondi, per il suo futuro, per la sua vita” si legge nel messaggio della raccolta, arrivata a 1.500 euro in poche ore.
A lanciare la raccolta fondi sono stati Juan Caravella e la sua compagna Ginevra, colleghi e amici di Carol, insieme all’artista Shade. Juan e Ginevra avevano conosciuto Carol solo per un paio di giorni, quando lo scorso settembre avevano girato insieme dei video a Milano, ma i due, appena i carabinieri avevano divulgato la descrizione dei tatuaggi di quel corpo trovato a pezzi in alcuni sacchi della spazzatura in un dirupo, hanno capito che quella donna era Maltesi.
Avevano quindi contattato un’amica di Carol, che conosceva anche Davide Fontana, reo confesso dell’omicidio della ragazza, e che avevano conosciuto perchè aveva accompagnato la 26enne sul set del film per adulti che avevano girato insieme, chiedendogli di denunciare la scomparsa della ragazza ai carabinieri. Un passaggio fondamentale grazie al quale l’uomo è poi stato arrestato.
La raccolta fondi è stata condivisa anche dal padre di Carol, Fabio, il quale ha anche chiesto aiuto per poter pagare le esequie della figlia.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.