Caro bollette, il governo interviene con 5,8 miliardi

Tra le misure, l'azzeramento degli oneri di sistema sull'elettricità per famiglie e imprese e l'abbassamento al 5% dell'Iva con la riduzione degli onere sul gas.

(red.) Il consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità al nuovo decreto contro il caro-bollette e al decreto sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus. “In campo quasi 8 miliardi di euro, senza scostamenti”, hanno detto fonti governative.
Gli interventi per 5,8 miliardi nel secondo trimestre 2022 prevedono l’azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità sia per le famiglie che per le Pmi e le imprese più grandi (valore 3 miliardi), la riduzione dell’Iva sul gas al 5% (valore circa 590 milioni), la riduzione degli oneri sul gas (480 milioni), il rafforzamento del bonus sociale (500 milioni), il credito di imposta per le imprese energivore (valore 700 milioni) e per le imprese gasivore (500 milioni). Nel provvedimento oltre al capitolo energia anche sostegni per l’automotive e la cessione del credito per bonus edilizi e Superbonus.
“L’obiettivo è rilanciare una crescita equa e sostenibile e affrontare il mercato del lavoro, combattendo la precarietà. L’intervento diretto supera i 5,5 miliardi, ma si associano interventi volti a sostenere regioni e comuni”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco. “L’obiettivo del decreto è sostenere l’economia in questa fase difficile, abbiamo avuto una performance molto positiva nel 2021, ora vediamo un rallentamento dell’attività in Italia e altri Paesi connesso all’evoluzione dei prezzi dell’energia”.

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