San Pietro in Lamosa capitale dell’economia circolare

Si è svolta nell'ex monastero di Provaglio d’Iseo la cerimonia del “Premio di eccellenza Verso una economia circolare”, alla sua quinta edizione, promosso da Fondazione Cogeme e Kyoto club.

(red.) Ricicleria diffusa, artigiani riparatori, container frigoriferi a fine vita trasformati in Vertical farm in cui produrre diverse tipologie di vegetali, recupero dell’azoto da reflui zootecnici, Carbon Neutrality, utilizzo di 100% R-PET, con plastica riciclata direttamente dall’azienda, come il caso di Ferrarelle Società Benefit, sono alcune delle esperienze giunte sulla “scrivania” del Premio di Eccellenza che hanno trovato “casa” nella mattinata di questo sabato dedicata alla sostenibilità.
Da Rezzato a Oristano le distanza chilometriche (isole comprese) non si contano in questa “gara” dai “vincitori diffusi” perché al di là delle targhe consegnate a memoria di questa quinta edizione del “Premio di Eccellenza nazionale Verso una economia circolare”, restano vincitori tutti coloro che hanno partecipato al concorso che nulla ha in palio se non la “vetrina della franciacorta” così ben riassunta nella cornice magica del Monastero di San Pietro In Lamosa, a Provaglio d’Iseo.
In collegamento da remoto erano presenti tutti i vincitori e menzionati i quali, prima della cerimonia ufficiale, hanno assistito alla tavola rotonda coordinata dal neo vice direttore di Bresciaoggi Alberto Bollis insieme al pubblico composto dai sostenitori del progetto ovvero dal vice presidente vicario di Apindustria Confapi Brescia Marco Mariotti, dal presidente di confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli, dalla presidente di Confindustria Brescia Giovani imprenditori Anna Tripoli nonché dalle realtà fondatrici e più prossime a Fondazione Cogeme come Cogeme Spa e Acque Bresciane nelle rispettive figure del presidente Dario Lazzaroni e del consigliere delegato Marco Franzelli.
Al centro del dibattito intitolato “Economia circolare: opportunità e sfide alla luce del Pnrr” è stato il territorio, e con esso, la capacità di “raccogliere” questa enorme quantità di risorse messa a disposizione dall’Europa, domandosi in primis se ciò rappresenti un’opportunità unica per lo sviluppo dell’economia circolare, oppure, un rischio fatale se tale non venisse “colta” nel modo migliore. Queste e altre le considerazioni rivolte agli ospiti presenti, approfittando dell’apertura dei lavori da parte dell’Assessore Regionale all’Ambiente e clima Raffaele Cattaneo, promotore di un “Protocollo regionale per lo sviluppo sostenibile” e molto attivo sul fronte economia circolare ( a cui Fondazione Cogeme aderisce).

Quali le attese e quali gli obiettivi in tema di sostenibilità (ambientale, economica, sociale)? Quali le maggiori insidie da evitare? Perché promuovere un premio dedicato all’economia circolare? Domande che hanno trovato risposta nella necessità condivisa di sostenere le istituzioni e le pubbliche amministrazioni attraverso un’opera di sensibilizzazione e divulgazione (come nel caso di Fondazione Cogeme e Kyoto club), così come nei privati, così ben delineati dal presidente di Camera di Commercio Roberto Saccone.
Comprendere le finalità del Pnrr e sfruttarle per condurre l’Italia ad una reale transizione energetica, a tutela dell’ambiente e della vivibilità, è stato uno dei focus affrontati dalla vice ministro per le infrastrutture e mobilità sostenibile Teresa Bellanova che ha “svelato” per l’occasione alcune priorità come il potenziamento della rete ferroviaria (tema molto sentito nel territorio bresciano) e cosa sta emergendo a livello nazionale in tema nuova mobilità urbana: “Una delle sfide più grandi che l’intero settore della mobilità nazionale si accinge ad affrontare”, ha voluto sottolineare Bellanova, “è quella di ridurre significativamente il suo impatto ambientale e la sua impronta ecologica ricucendo divari territoriali e sociali, con un ruolo determinante nella produzione di nuova qualità territoriale, nella crescita economica e sociale, nella leadership globale del nostro paese e nella strategia nazionale che vede al centro, con pari dignità, i tre pilastri della sostenibilità: sociale, ambientale, economica”.

Una spinta dunque ad accelerare i processi di trasformazione in atto, anche a prescindere dalle risorse messe in campo dal Pnrr, così come testimoniato da Fondazione Cariplo, ente che negli anni ha dimostrato nei fatti di compartecipare al cambiamento di paradigma attraverso una filantropia mirata, precisa, scrupolosa, testimoniata dalla vice presidente Valeria Negrini, a tutto campo, tra bandi di innovazione sociale, culturale e ricerca applicata allo sviluppo sostenibile: “La transizione verso un modello di sostenibilità ambientale e sociale è un mutamento fondamentale destinato a segnare una svolta nei sistemi produttivi, nei modelli di business, negli stili di consumo dei cittadini e soprattutto foriero di enormi benefici per l’ambiente, per il clima e per la salute umana”.
Come da tradizione a chiudere i lavori sono state le consegne delle targhe ai vincitori e menzionati da parte dei principali partner dell’iniziativa. .

Vincitore sezione Enti locali – Cat.1 comuni fino a 30.000 abitanti
Comune di Narni (TR) – Referente Assessore Alfonso Morelli
Progetto: RiDi Narni – Ricicleria Diffusa
RiDi è la sigla di ricicleria diffusa, iniziativa consapevole sviluppata dal Comune di Narni per favorire sul territorio pratiche di economia circolare e sostenibilità. In buona sostanza attorno all’iniziativa si è creata una rete di associazioni, artigiani, riparatori e cittadini che si sono attivi per ridurre la produzione i rifiuti e riutilizzare gli oggetti. RiDi Narni è finanziata con contributo Auri Umbria e gode del patrocinio di Cna Umbria, Legambiente Umbria e Cesvol Umbria.

Vincitore sezione Enti locali – Cat.2 comuni oltre 30.000 abitanti
Comune di Parma – Referente Assessore Tiziana Benassi
Progetto: Alleanza Territoriale Carbon Neutrality
Questo è un progetto territoriale di partecipazione e coinvolgimento attivo di stakeholders pubblici e privati del territorio di Parma con l’obiettivo di ridurre in maniera importante le emissioni per raggiungere la neutralità carbonica del territorio al 2030. La neutralità carbonica è un percorso altamente impegnativo e sfidante che tocca vari ambiti. Sono stati attivati alcuni progetti nelle 5 principali macroaree: fonti rinnovabili; efficienza energetica; economia circolare ed efficienza nell’uso delle risorse; bioeconomia; assorbimento delle emissioni.

Vincitore sezione Mondo dell’impresa – Cat.1 fatturato fino a 30 milioni
GREATIT Srl Società Benefit – Referente Dr.Agr. Daniele Bertocchi
Rezzato (BS)
Progetto: Eat Green Eat Great
Greatit è una start-up innovativa che si occupa di riqualificare container frigoriferi a fine vita trasformandoli in Vertical farm in container nei quali è possibile produrre diverse tipologie di vegetali. Il progetto si basa sulla coltivazione idroponica in CEA (Controlled Environment Agriculture). L’interazione tra tecniche innovative, in particolare la coltivazione in ambiente chiuso e totalmente controllato, l’utilizzo di sistemi idroponici, la scelta di materiali riciclati o bio-based (biodegradabili e compostabili) garantisce vantaggi notevoli in termini di impatto ambientale.

Vincitore sezione Mondo dell’impresa – Cat.2 fatturato oltre i 30 milioni
Cooperativa Produttori Arborea – Referente Dott. Pasqualino Tammaro e Dott. Giovanni Ragaglia
Arborea (OR)
Progetto: Re-Live Waste
Finanziato nell’ambito del programma europeo Interreg-Med, nel suo complesso il progetto ha testato un sistema di recupero dell’azoto da reflui zootecnici di varia natura, sottoforma di un precipitato chimico, detto Struvite, con le caratteristiche tipiche di un fertilizzante e ammendante per il settore agrario. Il lavoro, che coinvolge 13 partner identificati in 4 Paesi Med, ha contribuito a migliorare le capacità di innovazione degli attori pubblici e privati coinvolti nella gestione dei rifiuti derivati dall’allevamento intensivo, ed ha permesso di testare l’innovazione proposta e di valutarla con un approccio olistico.

Menzione sezione Enti locali – Cat.1 comuni fino a 30.000 abitanti
Comune di Quistello (MN) – Referente Sindaco Gloriana Dall’Oglio
Progetto: Smokers Point
Il progetto è stato approvato nel luglio 2021 e avviato dal mese di agosto. L’iniziativa è stata realizzata con il supporto tecnico dell’impresa Re-Cig Srl, con sede a Trento. L’impresa si occupa di design e produzione di oggetti di design per la raccolta dei mozziconi di sigaretta, offrendo ad aziende, pubblica amministrazione, locali pubblici un servizio unico di raccolta di questo rifiuto, al fine di ridare una nuova vita al materiale attraverso un processo di riciclo e purificazione. Attraverso l’iniziativa, il Comune di Quistello intende promuovere sul proprio territorio comportamenti virtuosi nei confronti della cittadinanza.

Menzione sezione Enti locali – Cat.2 comuni oltre 30.000 abitanti
Comune di Venezia – Referente Dott.ssa Giuliana Da Villa della municipalizzata Veritas SpA
Progetto: Plastic Smart Cities
Obiettivo ultimo del progetto, adottato dal Comune grazie al supporto della partecipata Veritas SpA, è contrastare la dispersione di plastica in natura. Avviato nel corso del 2021, sottoscrivendo lo specifico protocollo di intenti predisposto dal WWF, il Comune di Venezia si è impegnato ad intraprendere una serie di attività tra le quali: attivarsi per eliminare la dispersione di plastica in natura (No Plastics in Nature) entro il 2030; sviluppare un piano d’azione per avviare un progetto pilota che verrà monitorato nel tempo; nominare un membro interno del personale che faccia da guida per l’iniziativa Plastic Smart Cities a Venezia.

Menzione sezione Mondo dell’impresa – Cat.1 fatturato fino a 30 milioni
Giunko Srl – Referente Noemi De Santis (CMO) e Paola Fornari (Comunicazione)
Bologna
Progetto: EAD – Etichetta Ambientale Digitale
EAD, lanciata nel febbraio 2021, è una soluzione digitale per rispondere all’obbligo di legge (DL116 settembre 2020) di etichettatura ambientale per i packaging. EAD spiega al cittadino come differenziare correttamente l’imballaggio di un prodotto e i produttori/distributori possono adottare questa etichetta. Le informazioni di smaltimento sono sempre aggiornate, validate secondo le linee guida dei consorzi di filiera, geolocalizzate. Con questa innovazione le informazioni di smaltimento degli imballaggi, finora armonizzate con i comuni e i gestori della raccolta, vengono ora estese anche ai produttori e distributori.

Menzione sezione Mondo dell’impresa – Cat.1 fatturato fino a 30 milioni
Cooperativa di Comunità Identità e Bellezza – Referente Viviana Rizzuto, presidente della cooperativa
Sciacca (AG)
Progetto: Museo diffuso dei 5 sensi di Sciacca
Prima cooperativa di comunità riconosciuta in Sicilia e il “Museo diffuso dei 5 sensi di Sciacca” è stato tra i primi 11 Ecomusei riconosciuti dalla Regione Siciliana. Ha ottenuto il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato Regionale al Turismo, del Libero Consorzio di Agrigento e del Comune di Sciacca. Ha stabilito 54 partnership attraverso la firma di protocolli d’intesa con associazioni, categorie professionali e istituzioni pubbliche e private, che hanno portato a collaborazioni con più di 2.000 persone. È infine diventato “best practice” in diversi convegni sul turismo e le innovazioni sociali.

Menzione sezione Mondo dell’impresa – Cat.2 fatturato oltre i 30 milioni
Ferrarelle Società Benefit – Referente Aldo Mastellone
Roma
Progetto: Infinita
Infinita è la prima gamma completa di acque minerali interamente realizzata utilizzando al 100% R-PET, con plastica riciclata direttamente dall’azienda. Ferrarelle Società Benefit è la prima realtà del settore del Food & Beverage in Italia ad essersi dotata, già nel 2018, di uno stabilimento per il riciclo e la produzione di PET riciclato che ogni anno toglie dall’ambiente 22.000 tonnellate di bottiglie provenienti dalla raccolta differenziata, trasformate in R-PET pronto ad una nuova vita. La nuova linea, che prende il nome dal potenziale infinitamente riciclabile della plastica PET ed è pensata per offrire una proposta elegante e sostenibile ai clienti del settore Ho.Re.Ca., si affianca agli altri formati destinati al canale retail (1,5 L e 0,5L), già realizzati con almeno il 50% di PET riciclato sempre direttamente dall’azienda.

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