Demografia, il 2020 del Covid ha “cancellato” 8 mila residenti nel bresciano

Sono i numeri drammatici diffusi ieri dall'Istat. In provincia a fronte di 9 mila nascite ci sono stati 16 mila morti.

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(red.) Nel 2020 in provincia di Brescia manca all’appello una popolazione di 8 mila residenti. Un numero al quale si arriva sommando un record storico negativo di nuove nascite a quello, purtroppo, del boom dei deceduti. E per il nostro territorio è la prima volta dalla seconda guerra mondiale che si assiste a un calo. Lo dicono gli ultimi numeri nazionali dell’Istat diffusi ieri (qui il rapporto), venerdì 26 marzo.

Dal secondo dopo guerra fino al 2019 si era saliti a 1,2 milioni di abitanti, ma il 2020 ha segnato un calo, ovviamente dovuto al forte aumento delle vittime dovute al Covid. E proprio l’anno appena trascorso ha influito su un trend comunque in calo dal 2015. Dati drammatici se analizzati anche a livello nazionale, con solo 404 mila nuovi nati rispetto ai 746 mila morti.

E nella nostra provincia di Brescia si sono registrate 9 mila nascite nel 2020, ma più di 16 mila deceduti, di cui oltre 4 mila solo nel mese di marzo che si è confermato il più drammatico dalla seconda guerra mondiale. A livello di paesi, in termini assoluti il saldo negativo maggiore si è registrato a Brescia città e a Lumezzane.

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