‘Rigenerazione urbana e territoriale’ per uno sviluppo sostenibile

(red.) Si è svolto l’evento in diretta streaming ‘Rigenerazione urbana e territoriale’ con l’obiettivo di riflettere sui principi della legge regionale n.18 del 26/11/2019 recentemente tornata alla ribalta dopo la sentenza della seconda sezione Tar Lombardia. “Il tema della rigenerazione urbana, con i suoi risvolti ambientali, sociali ed economici”, informa un comunicato, “genera certamente il coinvolgimento di diversi soggetti sociali e larghi strati di opinione pubblica anche perché, in un’ottica di sostenibilità nello sviluppo urbano un ruolo cruciale è svolto dalle politiche di governo del territorio strettamente connesse al raggiungimento degli obiettivi insiti nelle dimensioni della sostenibilità, come per esempio l’azzeramento di ogni ulteriore consumo di suolo naturale oppure ancora del recupero di aree già urbanizzate e oggi dismesse proponendo nuovi modelli d’intervento”.

“Di questo e altro hanno discusso il rettore dell’Università degli studi di Brescia, Maurizio Tira insieme ad altri relatori proprio partendo dalla Legge Regionale 18 presentata in introduzione di convegno dal consigliere regionale Gabriele Barucco. Molti i punti di vista approntati, da quello urbanistico, a quello giuridico sino a giungere all’esperienza sul campo dei Sindaci presenti numerosi al convegno e che hanno portato il loro contributo alla discussione”.
Alcuni spunti come “bloccare lo spreco di territorio attraverso un pieno riuso degli spazi già urbanizzati” oppure ancora “governare i mutamenti, convertendoli in occasioni di progresso urbano, anziché subirne le conseguenze” hanno caratterizzato il dibattito moderato dal presidente di Fondazione Franciacorta Adriano Baffelli e che ha visto la partecipazione di Mario Gorlani, avvocato, professore universitario ed esperto di tematiche giuridiche il quale ha chiarito alcuni aspetti “caldi” soprattutto in merito all’ultima sentenza Tar”.

“Nel merito invece più tecnico sono entrati l’architetto Antonio Rubagotti, a nome dell’ordine degli architetti, Fabio Rizzinelli come vice presidente di Ance Brescia, Riccardo Davini per la Provincia di Brescia e infine il settore della pianificazione territoriale e protezione civile di Regione Lombardia con il direttore Sergio Perdiceni. L’integrazione di discipline, interessi diversi e competenze specifiche han fatto sì che tornasse al centro dell’attenzione quel principio fondamentale secondo cui le decisioni condivise possono essere assunte solo all’interno di un campo di competenze Pubbliche non disgiunto dal corretto riconoscimento del Privato economico e del Privato collettivo”.

Innescare dunque azioni diffuse di rigenerazione urbana è pertanto un’opportunità per aumentare la qualità della vita di tutti e di ciascuno in un quadro di coesione sociale e di capacità competitiva. Un auspicio che lo stesso Gabriele Archetti presidente di Fondazione Cogeme sottolinea nel suo intervento: “Come Fondazione Cogeme siamo convinti che per affrontare il tema della rigenerazione urbana sia prioritario tenere conto delle trasformazioni profonde intervenute: la crisi economica, le mutate condizioni demografiche, una diversa domanda di socialità, l’assoluta necessità di frenare il consumo di suolo… La messa in sicurezza del territorio e la valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio possono diventare il quadro di riferimento prioritario per questi nuovi scenari di sviluppo una attenzione sempre maggiore alla sostenibilità ambientale degli interventi. Dobbiamo pensare ad un nuovo modello urbano più sostenibile, in cui la riduzione del consumo di suoli è solo uno degli obiettivi”.
Il convegno è disponibile sui canali Youtube e Facebook della Fondazione Cogeme.

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