Le donne di Azione: “Spesso i femminicidi sono banalizzati”

(red.) “I casi di violenza contro le donne hanno raggiunto un numero intollerabile. Sempre più spesso i media li banalizzano come fossero semplici fatti di cronaca o, a volte, quasi prendono le difese del carnefice, mettendo in dubbio le testimonianze delle sopravvissute”, ha detto Alessia Centioni, responsabile Pari opportunità di Azione, in occasione della giornata contro la violenza ai danni delle donne. “Per mettere fine agli abusi di potere e alle violenze ai danni delle donne è necessario mantenere viva la rete di assistenza sociale dei centri antiviolenza, ma soprattutto adottare politiche pubbliche indirizzate a garantire la condivisione paritaria delle responsabilità familiari, a rafforzare l’autonomia economica delle donne e la loro presenza nei luoghi decisionali. Purtroppo, nella proposta della legge di bilancio, pur notando miglioramenti, ci sono più bonus che misure concrete a sostegno delle donne. Serve un cambio culturale e di passo e maggiore attenzione dalle istituzioni da cui ci aspettiamo una prova di responsabilità”.

“Anche il linguaggio mediatico necessiterebbe di un cambio di rotta”, ha aggiunto Monica Lippa, coordinatrice gruppo Sanità: “La stampa dovrebbe smettere di titolare i casi con espressioni che oggettificano la vittima quali ennesima donna uccisa. Dovrebbe invece responsabilizzare l’azione causale ivi sottesa facendo riferimento all‘ennesimo uomo arrestato per femminicidio, così da richiamare l’attenzione dell‘opinione pubblica sull‘origine del fenomeno anziché sul suo mero sciagurato risultato”.

“La narrazione degli episodi di violenza fa sempre riferimento causale a scelte/comportamenti delle vittime con espressioni come ” voleva lasciare il marito” o “aveva appena chiesto la separazione” mentre il carnefice è sempre descritto come “un brav’uomo dedito alla famiglia”. E’ ora di dire basta”, sostiene Veronica Lanzoni, di Brescia in Azione. “Basta dare la colpa alle donne per la violenza dei compagni! Basta negare il sacrosanto diritto di scelta e autodeterminazione di ogni donna! E’ tempo di cambiare la cultura della colpa del femminile e dell’irresponsabilità del maschile. La libertà di scelta ha uguale dignità sempre. il diritto di vivere libere dalla paura, dai condizionamenti e dalla vergogna va difeso e preteso per noi, per le nostre figlie e per le nostre nipoti.”

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